
Nella terra di Mytica, tre regni stanno patendo una carestia che sembra non trovare fine da quando le due dee che governavano e armonizzavano il mondo, sono scomparse. Cleiona e Valoria erano due sorelle, una considerata l'incarnazione del bene, l'altra del male. Il regno di Auranos ha sottomesso il regno di Paelsia imponendo un regime di violenza e terrore. Re Gaius di Limeros, è altrettanto crudele con i suoi sudditi, che tratta con il pugno di ferro; inoltre, il suo disprezzo per il sovrano di Auranos, al quale augura sempre sciagura e rovina, è causa di odio e guerre. Odio che non fa che aumentare quando la notizia dell'uccisione del figlio di un vinaio di Pealsia fa il giro del mondo, fino ad arrivare all'orecchio di re Gaius, che considera gli auraniani vanitosi e ignobili, nonché ribelli al credo delle dee alle quali i limeriani sono molto devoti. Un nobile di Auranos ha ucciso quel ragazzo: Lord Aron Lagaris, promesso sposo della figlia di re Corvin. L'episodio dona il pretesto sia a Re Gaius per strappare il regno a re Corvin, sia al fratello del giovane assassinato per fomentare un'insurrezione. Mentre fervono i preparativi per la guerra però si sta avverando un'antica profezia: il risveglio di un incantatore dai poteri illimitati ottenuti dai quattro elementi, un Guardiano. Il compito dei Guardiani nei tempi remoti era proteggere il mondo mortale e i Catalizzatori erano la fonte della loro magia. Questa entità arcana si risveglia nel corpo della figlia di re Gaius, Lucia, nel cui regno è bandita la magia e ogni atto di stregoneria è punito con la morte. Re Gaius scopre le capacità della figlia, ma piuttosto che bandirla dal regno vuole utilizzarla nella battaglia contro il regno di Auranos...
Quello di Morgan Rhodes (pseudonimo di Michelle Rowen) è un libro che si dà forza da solo. Ambienti e personaggi sembrano vivere di vita propria e la trama appare così poco scontata che sembra svilupparsi non per mano di uno scrittore, ma dalle azioni degli stessi personaggi, lasciati liberi di muoversi come meglio credono. Scrivere un fantasy non è affatto facile perché si rischia sempre il "già visto", ma la Rowen sa districarsi bene tra le strade che il genere le mette a disposizione e ci regala una storia piena di innovazione e prospettive originali. Naturalmente, alcune parole come "Guardiano", "Catalizzatore", "Elementi" sono familiari ai lettori di Fantasy, ma vengono inserite in un contesto che aiuta lo scrittore a non usarle come cliché. La vicenda va avanti con freschezza e naturalezza, gli eventi sono così realistici che ci sudano le mani quando si legge di un omicidio (e nel libro di omicidi ce ne sono davvero tanti). Sangue, magia e guerre sembrano essere gli ingredienti principali del libro, ma in realtà la ricetta della Rowen nasconde dell'altro. Troviamo romanticismo, profezie ed antiche storie, sete di vendetta e giustizia che portano il lettore ad amare ciecamente questo primo capitolo della saga. Si familiarizza con i personaggi che abitano Mytica per contatto diretto o attraverso le storie che animano la cultura di questo mondo, storie e leggende presentate a margine del plot che rendono ancor più suggestiva la lettura. Ultimo aspetto che arricchisce l'esperienza sensoriale del lettore è rappresentato dalle tre diverse prospettive attraverso cui la trama viene narrata. Infatti i capitoli si susseguono seguendo l'alternanza dei tre regni in cui è divisa Mytica e questo fa sì che non ci sia un unico punto di vista da cui osservare questo mondo fantastico e le sue storie, ma uno per ogni cultura, ogni mentalità, ogni immaginario collettivo.
Quello di Morgan Rhodes (pseudonimo di Michelle Rowen) è un libro che si dà forza da solo. Ambienti e personaggi sembrano vivere di vita propria e la trama appare così poco scontata che sembra svilupparsi non per mano di uno scrittore, ma dalle azioni degli stessi personaggi, lasciati liberi di muoversi come meglio credono. Scrivere un fantasy non è affatto facile perché si rischia sempre il "già visto", ma la Rowen sa districarsi bene tra le strade che il genere le mette a disposizione e ci regala una storia piena di innovazione e prospettive originali. Naturalmente, alcune parole come "Guardiano", "Catalizzatore", "Elementi" sono familiari ai lettori di Fantasy, ma vengono inserite in un contesto che aiuta lo scrittore a non usarle come cliché. La vicenda va avanti con freschezza e naturalezza, gli eventi sono così realistici che ci sudano le mani quando si legge di un omicidio (e nel libro di omicidi ce ne sono davvero tanti). Sangue, magia e guerre sembrano essere gli ingredienti principali del libro, ma in realtà la ricetta della Rowen nasconde dell'altro. Troviamo romanticismo, profezie ed antiche storie, sete di vendetta e giustizia che portano il lettore ad amare ciecamente questo primo capitolo della saga. Si familiarizza con i personaggi che abitano Mytica per contatto diretto o attraverso le storie che animano la cultura di questo mondo, storie e leggende presentate a margine del plot che rendono ancor più suggestiva la lettura. Ultimo aspetto che arricchisce l'esperienza sensoriale del lettore è rappresentato dalle tre diverse prospettive attraverso cui la trama viene narrata. Infatti i capitoli si susseguono seguendo l'alternanza dei tre regni in cui è divisa Mytica e questo fa sì che non ci sia un unico punto di vista da cui osservare questo mondo fantastico e le sue storie, ma uno per ogni cultura, ogni mentalità, ogni immaginario collettivo.