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La casa del contrabbandiere

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Ole Akkerman ha dodici anni, suo padre Piet ben sessantotto ed è già in pensione. L’ uomo è nato con “una gamba e mezzo”, ma questo non gli ha mai impedito di portare Ole sulla bicicletta quando era piccolo: c’è chi lo accusava di irresponsabilità, e chi (soprattutto le donne, dice lui) lo adorava, trovandolo estremamente coraggioso. Insomma, suo padre potrebbe essere suo nonno, ma ad Ole la cosa non dispiace: lui non ha nessun nonno e nessuna nonna, e invece gli piacerebbe tanto avere una famiglia numerosa. Quando a scuola avevano realizzato un progetto sulla propria famiglia, aveva provato fastidio nel sentire Amelie vantarsi della sua grande e affettuosa famiglia allargata, mentre lui aveva praticamente inventato il suo albero genealogico, attribuendo a suo zio Arie una moglie e sei figli, e ritagliando a caso foto di anziani dal giornale, i quali avrebbero fatto le veci dei suoi nonni…Peccato avesse ritagliato, non sapendo, anche la foto di George Clooney! Ovviamente la maestra aveva chiamato a colloquio i suoi genitori, non trovando affatto normale che Ole si inventasse delle storie del genere. Eppure, Ole un nonno ce lo aveva; è che nessuno glielo ha mai detto. Lo ha dovuto scoprire il giorno che è morto; anzi, il giorno dopo, quando Piet ha ricevuto la telefonata del notaio. Il vecchio. Mio papà. Ma perchè cavolo i suoi genitori avrebbero dovuto tacere una cosa del genere? Perché suo nonno era un uomo terribile, a quanto pare, e questo è tutto ciò che ad Ole viene detto. Bisogna rispettare il volere di Piet, dice sua madre; nemmeno lei ha mai conosciuto il suocero. Non è giusto rivangare il passato, potrebbe essere molto doloroso. Intanto, gli Akkerman ereditano la casa del nonno in Brabante, da qualche parte vicino a Orpel, al confine con il Belgio. Ovviamente Piet la mette subito in vendita, affidandola ad un agente immobiliare di Orpel, un “tipo in gamba” che si intasca subito cinquemila euro per le spese iniziali. Ma la vendita si rivela più difficile del previsto, tanto più che Piet scopre che la casa è gravata da alcuni debiti i quali ricadono inevitabilmente su di lui, avendo accettato l’eredità. Impossibilitati a pagare l’affitto di casa per riuscire a saldare i nuovi debiti, alla famiglia Akkerman non rimane che trasferirsi temporaneamente a Orpel; inutile dire che Ole è molto eccitato: da quando ha saputo dell’esistenza del nonno, muore di curiosità nei confronti di quella vecchia casa…

Gradevole, divertente, e molto ben congegnata, la storia di Ole si legge tutta d’un fiato; e non piacerà solo ai più giovani. I suoi personaggi sui generis (Piet con la sua “gamba e mezzo”, sua moglie sempre in giro per il mondo a cercare se stessa; il quasi settantenne Arie con la sua risata gorgogliante da Muppet e il cervello di un bambino di sette anni; l’ombra di un nonno che fu un criminale incallito) ci confermano una volta di più come sia difficile sfuggire ai legami di sangue: per quanto pazza, ingombrante, condizionante, a volte crudele e non sempre perfetta, la famiglia è sempre la famiglia. Il romanzo di Annet Huizing, copywriter olandese da qualche anno votata interamente alla scrittura di libri per ragazzi (il suo esordio con Come ho scritto un libro per caso ha vinto diversi premi, tra cui quello speciale per la traduzione allo Strega Ragazzi e Ragazze 2019), è una storia di formazione nella quale Ole, simpatica e intelligente voce narrante, si butta a capofitto nella scoperta di un pezzetto di sé, di quel tassello mancante al quale si era abituato, a malincuore. Arrabbiato da una parte per essere stato privato di un nonno, curioso ed eccitato dall’altra, all’idea di scavare nel passato oscuro di un uomo definito “terribile” dal suo stesso figlio. Nel suo percorso Ole non conoscerà finalmente solo suo nonno; ci saranno nuovi amici ad orbitare attorno alla grande casa di Orpel, ma soprattutto il giovane si legherà ancora di più a suo padre, comprendendo il dolore di Piet per un’infanzia difficile, e il coraggio dimostrato in seguito, per aver saputo badare a se stesso e al fratello Arie. Ma cosa ha fatto di così terribile questo misterioso nonno? Per questioni di suspence non sveleremo nulla (già il titolo del libro la dice lunga); diremo solo che è tutta una questione di… burro. Incuriositi? Beh, buona lettura.