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La casa di Topo Pitù

La casa di Topo Pitù

Pappagallo Capitano, capitano del vascello, / perché vai così lontano? / Dove te ne vai di bello? ... Zia Cioce, leggi ancora / la favola del gatto, / della pecora nera, / del cavalluccio matto. ... “Penso che tu la veda, cerva bella...” / fa il pettirosso vanitoso. / “Noti sopra il mio petto, che fiammella? / Guarda che rosso! Non è delizioso?” ... Gigia ha la gonna rossa, / Sussi ha la maglia a strisce: / ma, dove sia la strada, / nessuna lo capisce. ... Sapete, un bel muso / sottile avevo, quand'ero un levriero, / un muso elegante davvero...

In principio fu Edward van de Vendel e la sua antologia Fluit Zoals Je Bent che raccoglieva le più belle poesie di animali olandesi, scritte da una quarantina di autori tra fiamminghi e olandesi. A illustrarle fu chiamato il belga Carll Cneut, classe 1969, che dipinse una serie di animali, buffi e colorati, vestiti di tutto punto anche se in modo un po' desueto, colti in un frammento di azione in luoghi non meglio identificabili. Passano quattro anni e Topipittori affida al nostro Roberto Piumini, classico vivente della letteratura per l'infanzia, il compito di riscrivere dei nuovi testi poetici per accompagnare le illustrazioni di Cneut. Si crea quindi un originale percorso dal testo poetico all'illustrazione, poi di nuovo al testo poetico. E Piumini ci dà dentro. Tira fuori 87 piccole poesie di cani e gatti, uccelli, pesci e coleotteri, insomma su tutto ciò che nuota, vola o striscia in questo mondo. Le rime e i versi cambiano sempre, quello che resta tra le pagine è la leggerezza della scrittura, l'ironia e la dolcezza (a volte anche la malinconia) del tono e una miriade di saporiti riferimenti alla tradizione favolistica sugli animali. Un libro di poesie alla vecchia maniera, di quelli col titolo uguale al primo rigo, le illustrazioni scontornate su fondo bianco, un lungo indice all'inizio e una robusta copertina cartonata. Quanto alle illustrazioni di Cneut – raffinate, compostamente intense e cromaticamente ricercate – funzionano bene sul grande formato, racchiuse in un’impaginazione sobria e ariosa; forse, a voler fare le pulci al libro, una carta lucida avrebbe reso un servizio migliore ma i costi l'avrebbero trasformato in un'edizione per “amatori”.