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La casa sul lago della luna

La casa sul lago della luna

Fabrizio Garrone ha una nascita fortunata, figlio maschio di una famiglia alto borghese. Negli anni della sua giovinezza è circondato da tutto ciò che di meglio ha da offrire la vita, protetto dai suoi genitori insieme alla sorella Teodora nella loro casa principesca. Poi tutto questo svanisce a causa delle scarse capacità del padre nel gestire il proprio denaro, così Fabrizio è costretto ad abbandonare la sua città, Genova, per trasferirsi a Milano; l’unica eredità che gli rimane da portare con sé sono l’ampia biblioteca della sua famiglia e un dipinto che raffigura San Girolamo. Nella metropoli lombarda per sopravvivere inizia a lavorare come traduttore dalla lingua tedesca, grazie all’appoggio di Mario con cui ha trascorso gli anni felici, che al tempo ha frequentato la sua sontuosa abitazione come un ospite a cui è permesso solo ammirare la ricchezza altrui. Adesso le posizioni si sono ribaltate: l’amico è diventato un editore affermato che commissiona al povero Fabrizio le traduzioni di cui ha bisogno e lo introduce presso altri editori, ma il protagonista è quasi sempre in difficoltà, consumato nel tentativo di reperire i mezzi per la sopravvivenza. Quella mattina, dopo aver consegnato il suo ultimo lavoro e aver preso accordi per una nuova traduzione, Fabrizio si concede un momento di distensione. Mentre sta curiosando sulla bancherella di un venditore di libri, la sua attenzione viene attirata da una raccolta di interventi critici di Giorgio Pasquali dove è citato uno scrittore sconosciuto, un certo Fritz Oberhofer, un romanziere di origine austriaca di inizio Novecento che secondo l’importante filologo dopo quattro opere di dubbio valore avrebbe scritto una storia assai interessante, dal titolo Das haus am Mondsse (La casa sul lago della luna). Il protagonista resta affascinato dalla possibilità di poter raggiungere fama e riconoscimento negli ambienti letterari attraverso il romanzo di Oberhofer, che secondo Pasquali merita di essere tradotto e rivalutato. Ma non può assolutamente fidarsi di nessuno, chiunque potrebbe strappargli questa importante possibilità trovando prima di lui una copia dell’opera; è per questa ragione che decide di tenere nascoste le sue intenzioni non solo all’amico Mario, ma anche alla sua compagna Fulvia, che lavora come segretaria nella casa editrice di Mario e che ha sempre creduto nelle capacità di Fabrizio. La casa sul lago della luna a inizio Novecento è stato pubblicato a spese del suo autore, distribuito in pochissime copie ritrovarne una appare al traduttore un’impresa assai ardua...

Fabrizio Garrone è un intellettuale legato ai valori del passato, avverso a ogni forma di consumismo e commercializzazione della letteratura e della cultura in generale. Vive chiuso nel suo mondo, fatto di sogni difficili da realizzare, di rimpianti, di un’inguaribile insicurezza e dell’incapacità di adattarsi ai modelli di vita della società borghese. A trentacinque anni non riesce a stabilire un rapporto duraturo con la sua ragazza Fulvia, con cui alterna momenti di felicità a comportamenti che favoriscono il distacco dei due innamorati. Garrone in questo modo dimostra di non comprendere il bisogno di lei di costruire un rapporto stabile, di trovare la sicurezza che solo un uomo pianamente cosciente delle proprie responsabilità può offrirle. A livello professionale, il protagonista attende ancora un doveroso riconoscimento, anche sul piano economico. Il personaggio dello scrittore dimenticato Fritz Oberhofer offre a Fabrizio l’opportunità che forse inconsapevolmente attendeva. Oltre all’ambito riconoscimento letterario, l’interesse del traduttore per il romanziere austriaco diventa il veicolo per concepire il proprio ideale di donna, che chiama Maria e a cui dà forma prima nella sua mente e poi attraverso le parole – Maria non ha limiti intellettivi, è capace di comprendere in sé ogni aspetto comportamentale, è irreale e per questo si contrappone alla coerenza di Fulvia. E quando anche questo modello da lui creato e offerto tramite il suo lavoro al pubblico finisce per deluderlo, Fabrizio completa il suo cammino confuso di ricerca letteraria, ma ancor più di ricerca di una figura femminile che gli si adatti, lasciandosi attirare in una realtà persa in un luogo senza tempo, forse la dimensione dove vivono le ombre dei morti ridotti a fantasmi. A condurlo in questo stato di sospensione è Petra, la terza figura femminile che dopo Fulvia e Maria determina il destino di Fabrizio. Francesca Duranti è nata a Genova nel 1935, ma ha vissuto buona parte della vita a Lucca. Figlia del giurista Paolo Rossi, ha raggiunto la fama letteraria proprio con il romanzo La casa sul lago della luna, edito da Rizzoli nel 1984 e vincitore di vari premi. La sua carriera di scrittrice era iniziata nel 1976 con La bambina, edito da La tartaruga, poi ristampato da Rizzoli nel 1985. Tra le sue ultime opere Come quando fuori piove (Marsilio, 2006), Un anno senza canzoni (Marsilio, 2009) e Il diavolo alle calcagna (Nottetempo, 2011).