
I primi giorni di ottobre del 1977, in una Londra fumosa e veloce, le vite di Charlie e di Stella si incrociano e si legano indissolubilmente. Lui, Charlie, un giovane laureato all’Università di Edimburgo, con un lavoro in una casa editrice, ha dietro le spalle una storia di vita familiare contrassegnata da una madre alcolizzata e instabile e dalla necessità, dai cinque anni in poi, di prendersi cura della sorellina minore e di darsi da fare per sopravvivere e costruirsi una vita dignitosa. Un giovane buono e pieno di affetto per gli altri, che sa sacrificarsi, ma vittima di un destino che si imprimerà nella piega amara che si scaverà agli angoli della sua bocca. L’ altra protagonista è Stella, giovane musicista, che sposa, nel suo abito rosso, il suo amore acerbo John, giovanissimo scienziato. Nel grembo di Stella c’è una nuova vita e lei e John sono felici, fiduciosi nel futuro solo come chi ancora non ha vissuto può essere. Le vite di Charlie e Stella si sfiorano per la prima volta in Hyde Park e restano unite, “entangled”, da quel momento in poi...
Il romanzo intreccia la sua trama e dà forza alla scelta di usare punti di vista plurimi per narrare gli accadimenti, partendo dalle citazioni di un’opera scientifica fittizia sull’entaglement quantistico. Da questo “testo scientifico” vengono tratte le citazioni che si trovano all’inizio di ognuno dei cinque capitoli in cui la storia si intreccia e che di essa danno il filo conduttore. Il preludio ti catapulta nelle vite dei due protagonisti e si è disorientati all’inizio perché non si conosce tutta la storia e non si è in grado di vederla nell’incatenarsi dei fatti che vengono narrati. Solo dopo, leggendo, ogni filo si districa e si vede la trama che essi hanno creato. Questa è la forza del romanzo insieme ai punti di vista plurimi dei due protagonisti, che per ogni avvenimento ti danno la loro visione personale che poi crea il tutto. Un narratore in prima persona che scruta il mondo esterno e interno dei personaggi e dipana le vite che subiscono e costruiscono. Una narrazione lunga trent’anni che narra le inquietudini, lo svanire dei sogni, gli errori di prospettiva e l’idea che due esistenze che si sono intrecciate lo saranno per sempre, attirate da una forza inspiegabile e che Einstein definisce come “una spettrale azione a distanza”. Uno stile ricco ed elegante, un linguaggio ricercato e studiato che ispessisce la lettura rendendola pulsante e forte dal punto di vista emotivo.