
Dopo aver concluso un periodo di lavoro a Londra ed essere rientrato in Italia, Arturo si presenta a un colloquio presso una multinazionale che è alla ricerca dell’ultima figura per completare il nuovo dipartimento marketing del reparto dolciumi. Il colloquio va bene, Arturo ottiene il posto e, in breve tempo, riesce a farsi apprezzare da tutti e passa da un dipartimento all’altro come un jolly. Negli anni successivi, non fa che dedicarsi al lavoro, testa china e mente proiettata nel lancio di nuovi prodotti, in un clima di stakanovismo tale da fargli considerare il fine settimana una perdita di tempo. Quando però sta per compiere quarant’anni, lui, che non ha mai dato alcuna importanza ai compleanni, ritiene opportuno attribuire il giusto peso a un numero così tondo e comincia a pensare a una grande festa. Per quanto riguarda la selezione degli invitati chiede aiuto al suo collega Carlo che, essendo anche un amico, è l’unico che può dargli una mano a destreggiarsi tra cancellature e riscritture, al fine di stilare una lista definitiva. E quando parecchi degli invitati gli chiedono se anche i figli sono inclusi nell’invito, Arturo realizza di aver organizzato la festa come se tutti avessero ancora venticinque anni. D’altra parte, la questione prole è qualcosa che non l’ha mai neppure sfiorato. Né separato e né ammogliato, a parte qualche storia passeggera di scarsa importanza, nessuna delle sue partner gli ha fatto scattare l’idea di fare figli. Il lavoro lo ha completamente distolto dalla possibilità di immaginare un futuro insieme a qualcuno. E ora, forse, è troppo tardi, anche perché l’amore non è una formula matematica e non ci si innamora certo facendo calcoli. In realtà Gianfranco Zamboni, vecchio compagno di classe che Arturo incontra dopo tanti anni, non la pensa così: divenuto ingegnere informatico, ha realizzato una app che è in grado, con un buon margine di correttezza, di rilevare l’affinità tra le persone e di aiutare quindi chi, come Arturo, teme di non aver più tempo per trovare l’anima gemella. Nello specifico, Arturo ha ben sette anime gemelle sparse per il mondo. Non resta che organizzarsi e andarle a scovare, una per una…
Il giro di boa dei quarant’anni rappresenta un momento importante nella vita di ogni uomo. E quando Arturo Giammaresi – protagonista del romanzo di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif – i quaranta li vede avvicinarsi a passi rapidi, scatta inevitabile la necessità di fare un bilancio del proprio vissuto. E scoprire che, ahimè, ha dedicato gran parte del suo tempo al lavoro, trascurando completamente la sfera degli affetti. E se è vero che non è mai troppo tardi per rimediare e cercare una compagna con cui condividere il futuro, non è altrettanto semplice capire dove tale compagnia possa essersi rintanata. Magari la tecnologia può venire in aiuto. Ecco allora che una app ideata per questo può consentirgli di orientarsi nell’intricata selva delle relazioni e indicargli non una, ma ben sette anime gemelle tra le quali scegliere la preferita, quella che meglio di altre può rappresentare la famosa mezza mela di cui improvvisamente si è accorto di aver bisogno. Si tratta di sette mezze mele sparse per il mondo e Arturo, aiutato dai consigli preziosi dell’amico Carlo, si imbarca in mille avventure per incontrarle tutte e scegliere la più adeguata alle proprie esigenze. Impacciato e a volte “povero idiota”, Arturo si imbarca in avventure ora imbarazzanti ora divertenti e sconclusionate, che diventano espediente narrativo grazie al quale Pif, con l’ironia e l’acume che caratterizzano la sua scrittura, affronta e temi che da sempre lo interessano: l’amicizia, il lavoro, il peso dei sogni, il vero valore di un’esistenza degnamente vissuta. Situazioni esilaranti, colpi di scena a ripetizione e battute ironiche arricchiscono una trama spassosa ma niente affatto banale; Pif racconta con il suo solito garbo la realtà attuale, ne ricerca pecche e punti di forza; sottolinea il peso reale dei sentimenti e invita a sorridere alla vita, con la consapevolezza che si tratta di qualcosa di maledettamente serio.