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La fine del mondo

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Sembra una congiura contro la realizzazione del sogno della sua vita. Tutto va storto, quella mattina: la macchina non parte, gli autobus e la metro sono in sciopero, non c’è un taxi libero e la lancetta dell’orologio procede inesorabile verso le 9.30. Rischia di perdere l’ingaggio più importante della sua vita. Per un colpo di fortuna, però, Giorgio riesce a trovare un passaggio. Sale nella Codice rosso di un certo Carlo Draghi e finalmente arriva puntuale all’appuntamento con la Eskaton. Silenziosamente e per caso, quasi involontariamente, Draghi entra nella vita di Giorgio e di sua moglie. È un personaggio misterioso, rivela il suo nome solo in risposta a una domanda diretta di Diana, ha il viso pieno di cicatrici, parla poco e non racconta nulla di sé, ma si permette dei giudizi quasi impertinenti su come Diana e Giorgio, che a malapena conosce, conducono la loro vita. Diana già lo odia – o almeno così crede – è agitata dalla sua presenza e dal suo sguardo penetrante e vivido, è turbata dalla sua insolenza, dalla sua capacità di leggere le sue debolezze e le sue sofferenze, dall’insinuarsi di lui nei suoi pensieri. E tuttavia, per quanto cerchi di tenerlo lontano dalla sua vita, Carlo si impone, sconvolge la sua casa e le sue certezze…

Quello di Gianluca Wayne Palazzo è un romanzo appassionante, di quelli da cui non si vorrebbe mai alzare gli occhi. In modo quasi cinematografico entriamo nelle vite di Diana, Giorgio e Carlo, nei loro pensieri e nei loro sentimenti, capiamo i loro desideri e a volte con stizza altre con trasporto partecipiamo agli eventi, che se all’inizio procedono lentamente, poi corrono veloci e travolgenti, così come sono impetuose e inarrestabili le emozioni che investono i protagonisti in un vortice potente e inesorabile. Ma chi è Carlo? Perché è disposto a mettere la propria vita in pericolo facendo a pugni nei ring clandestini di Roma? E Diana? Perché si ostina a condurre un’esistenza che non le appartiene, a preparare la cena per gli amici di suo marito, a sopportare di venire sempre dopo il gioco, quel maledetto gioco di cui in fin dei conti non le importa proprio nulla? E quanto è disposto a sacrificare Giorgio della propria salute fisica e mentale e della propria vita matrimoniale per pubblicare La fine del mondo? Con uno sguardo a tratti ironico, ma sempre nitido e preciso, Wayne Palazzo ritrae l’esistenza di tre persone che sembrano vivere indipendentemente l’una dall’altra, ma che in realtà sono profondamente legate, in un gioco del destino che non lascia scampo e che le mette di fronte alle contraddizioni e alle sofferenze della loro vita. La fine del mondo, un gioco che nasce per nerd e che incatena Giorgio in un turbine quasi paranoico, diventa l’emblema della fine di tre esistenze, che toccano l’abisso ma anche la massima felicità, estremi necessari per rinascere in un rapporto rinnovato ed equilibrato.