
Secoli di storia intramontabile, quelli di Roma, un’epopea che dall’antichità ad oggi mantiene un fascino forse ambiguo ma sempre vivo. Inevitabili le riflessioni di fronte alla caduta di uno dei più grandi imperi della storia antica. Ma è in fin dei conti corretto parlare di caduta? Una caduta è improvvisa, spesso accidentale, non prevedibile. L’Impero romano nei suoi ultimi secoli di vita ha conosciuto una lenta, inesorabile crisi, combattuta con le unghie e con i denti nel tentativo di preservare l'antica grandezza della Città Eterna. Lotte che hanno inevitabilmente invaso la sfera spirituale e religiosa, di cui gli antichi avevano già acutamente compreso la valenza sociale e, soprattutto, politica. Ed ecco dunque, a fianco della crisi di Roma, la nascita e fioritura del cristianesimo, “setta" ebraica osteggiata con una caparbietà apparentemente inspiegabile, al tempo stesso elemento di continuità e di rovina di Roma, cesura con l’antico ma, lungi dall’esserne il traguardo, nuovo punto di partenza per la città che oggi conosciamo. In che modo, dunque, tra tutte le religioni, i culti, le sette sorte in ogni angolo dell’Impero romano, proprio il cristianesimo ha subito le repressioni più drammatiche, solo per uscirne rafforzato, imponendosi come nuova religione ufficiale e determinando il nuovo volto della città?
Augias è lucido, obiettivo, preciso, ma mai dimentica di spendere parole accorate di fronte a episodi di particolare intensità, alla bellezza e significanza dei luoghi da lui descritti, dimostrando un rispetto che non è solo quello dello storico ma anche e soprattutto umano. Un libro immenso, nonostante le piccole dimensioni, che narra una storia immensa, complicata, che riguarda tutti noi, credenti e non credenti. L'affermazione del cristianesimo parallelamente alla fine dell’Impero romano è stato un evento storico complesso e affascinante, con innumerevoli protagonisti che Augias presenta magistralmente, offrendo interessanti spunti di riflessione sulle differenze tra le due mentalità – differenze la cui comprensione è fondamentale per capire le ragioni delle persecuzioni verso i cristiani – e i punti in comune. Toccante, a tal proposito, il capitolo dedicato alle vestali romane, non così dissimili nella loro esistenza e nella loro sorte in caso di perdita della verginità da figure femminili note della cristianità. Lettura consigliatissima per gli amanti della storia e della tarda antichità.