
Matteo e Andrea entrano in bagno durante l’intervallo tra la terza e la quarta ora, mentre Giovanni fa il palo fuori dalla porta. Il tempo a disposizione non è molto ma, siccome c’è la verifica di matematica, durante il cambio dell’ora i compagni di classe sono tutti impegnati a sistemare nei nascondigli più originali i bigliettini con le formule che proprio non vogliono rimanere impresse nella mente. Andrea strappa i quadretti della carta igienica e li passa a Matteo, che tappa gli scarichi dei lavandini. Poi, poco prima di abbandonare la scena del misfatto e correre in classe, i due amici aprono i rubinetti. Secondo i calcoli di Matteo, l’acqua comincerà ad allagare il pavimento entro ottanta secondi. Orologio alla mano, controlla se le sue supposizioni sono corrette e si accorge solo all’ultimo che il bidello - proprio lui, quello che quando ti serve sembra volatilizzato nel nulla - gli ha appena toccato e la spalla e, con un solo sguardo, gli ha fatto capire che è stato convocato in presidenza. Davanti al Preside, Matteo cerca di far passare il suo gesto come un innocente esperimento di scienze e assicura che, se non fosse intervenuto il bidello, avrebbe chiuso il rubinetto prima che l’acqua toccasse il pavimento. È la verità, ma il Preside non vuole sentire ragione e comunica a Matteo che convocherà i suoi genitori. E quando, il giorno successivo, suo padre - il più giovane professore di Fisica dell’Università di Genova, un cervellone che ultimamente Matteo vede meno, da quando l’uomo si è separato dalla moglie - entra in Presidenza, l’atteggiamento del Preside diventa piuttosto strano. Da un lato prova ammirazione per quell’uomo così talentuoso, dall’altro pare domandarsi in che modo un ragazzino come Matteo possa essere nato da un tipo come lui. La madre arriva poco dopo e si siede accanto al papà. Matteo da parecchio non li vede così vicini e un sorriso gli si disegna in volto…
Chi conosce Sara Rattaro - autrice genovese vincitrice, tra gli altri, del premio Bancarella 2015 - sa che accanto al filone classico - quello dei suoi romanzi di successo, per intenderci - la scrittrice ama cimentarsi in storie per i ragazzi. E lo sa fare bene, con la delicatezza che da sempre la contraddistingue. Si tratta di vere e proprie biografie romanzate, che rievocano la vita e le opere di grandi personaggi (in particolar modo di quelli di cui si parla meno) intersecate in storie di fantasia, i cui protagonisti sono bambini o giovani capaci di rendere la vicenda più avvincente e alla portata dei lettori cui la narrazione si rivolge. Ecco che, dopo Albert Sabin e Nelly Bly, rievocati rispettivamente in Il cacciatore di sogni e Sentirai parlare di me, questa volta la Rattaro, attraverso la storia di Matteo e della sua famiglia, invita i giovani lettori a fare la conoscenza di Ettore Majorana - fisico italiano e allievo del premio Nobel Enrico Fermi - la cui misteriosa sparizione, alla vigilia della Seconda guerra mondiale e della partecipazione di Fermi al progetto della bomba atomica, è tuttora uno dei misteri irrisolti più celebri e intriganti d’Italia. Attraverso i racconti del padre, professore di fisica all’Università, Matteo, appassionato di scienza - è alla disperata ricerca della formula scientifica capace di far tornare insieme i genitori, che si sono separati - scopre i grandi matematici e i fisici della storia e le loro imprese; fa la conoscenza di Newton e Galileo; impara come è stata ideata la bomba atomica e quale studio ha portato all’ipotesi dell’antimateria. Attraverso il racconto della vita e delle avventure di Majorana, poi, la Rattaro delinea, in maniera semplice ma precisa, il quadro storico e politico dell’epoca fascista, sottolineando la sempre maggiore mancanza di libertà e la sensazione di oppressione e di paura sempre più avvertita dalla popolazione comune. La ricerca del fisico misteriosamente scomparso diventa occasione, per il giovane Matteo e il padre, per intraprendere un viaggio reale, in Sudamerica, e soprattutto metaforico, alla ricerca delle formule segrete più importanti, quelle che arrivano diritte al cuore.