
Will Parry è un ragazzino che vive assieme alla mamma, o meglio che la accudisce dopo il crollo psicologico di lei dovuto alla scomparsa del marito durante una spedizione al Nord. Ormai la donna è diventata come una bambina e Will decide di affidarla ad una vicina di casa prima di scappare dalla città. Sì, perché Will sa di essere pedinato: degli sconosciuti lo seguono ovunque. Forse vogliono le lettere del padre che la madre custodisce gelosamente in una cartellina verde; probabilmente è proprio quella che cercava l’uomo che si introduce in casa di notte e che Will uccide accidentalmente. Così inizia la fuga rocambolesca del ragazzino che termina quando scorge per strada qualcosa di strano, come se qualcuno “avesse aperto una specie di buco nell’aria”, un accesso quasi invisibile che lo trasporta in un mondo parallelo: la stessa Oxford, ma di un altro secolo. È qui che incontra – o meglio si scontra – con una ragazza “più o meno della sua stessa età, feroce, ringhiante, con i vestiti stracciati e sporchi, le braccia e le gambe scoperte e sottili” con accanto un grosso gatto selvatico dal pelo irto e i denti scoperti. È Lyra...
Avventura, streghe volanti, buoni, cattivi (ma cattivi sul serio) ed universi paralleli: il sequel de La bussola d’oro presenta tutti i cliché della narrativa fantasy. Ma dietro all’apparenza di un semplice racconto per ragazzi si nasconde una profonda riflessione sull’animo umano, sul bisogno di spiritualità e sulla religione. “Vi sono due grandi poteri - disse l’uomo - che lottano fra loro fin dall’inizio del tempo... Per ogni piccolo passo in avanti della libertà umana c’è stata una lotta feroce tra coloro che ci vogliono più sapienti, più saggi e più forti e coloro che vogliono che obbediamo, con umiltà e sottomissione. Ora questi due poteri stanno allineando le loro forze per la battaglia”. E così Lyra si ritrova nuovamente a sfuggire al Male, ai collaboratori del Magisterium e a sua madre, la signora Coulter; mentre grazie all’incontro con una scienziata viene a sapere che anche nella Oxford parallela si cerca di capire cosa sia la Polvere, anche se qui la chiamano “Ombre” e mentre Will scopre incredulo di essere il “portatore” della lama sottile, apparentemente un semplice coltello ma in realtà un prezioso oggetto che permette al ragazzino di aprire veri propri e passaggi nel tempo e di saltare da un universo ad un altro. La ricerca di Lyra e Will – ricerca della verità - diventa metafora della vita. Ed è questo probabilmente il motivo per cui, nonostante la profondità dei temi adatti ad un pubblico adulto, i bambini e i ragazzi si appassionano alle vicende di Lyra. Perché, come ha dichiarato lo stesso Pullman, “l’esperienza di crescere consiste nel penetrare all’interno dei segreti degli adulti. I bambini seguono Lyra spontaneamente perché lei non capisce la verità sul suo mondo proprio come essi non capiscono tutte la verità sulla loro realtà. Ma i bambini sanno che lei riuscirà a scoprirla”.