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La lista

lalista

Lorna, la sua ex moglie, gli ha appena telefonato per informarlo che il giudice Mary Townes Holder - a capo della corte superiore di Los Angeles - lo ha convocato con urgenza. Mickey Haller deve presentarsi nel suo ufficio appena possibile. Il giudice Holder svolge la maggior parte del suo lavoro a porte chiuse, lontano dallo sguardo del pubblico, e coordina il sistema giudiziario della contea di Los Angeles in ogni suo aspetto, dalle convocazioni dei giurati in un processo al trasferimento dei giudici e alla destinazione da assegnare ai neoeletti. L’avvocato Haller indossa il suo completo portafortuna, quello che in genere mette per la lettura delle sentenze, dopo averlo recuperato da una custodia di plastica per abiti appesa in fondo all’armadio. È da oltre un anno che non mette piede in aula e non presenzia a una sentenza da un tempo anche maggiore. Mentre guida per arrivare in centro, cerca di ricordare se l’anno precedente sono rimasti in sospeso dei casi o dei clienti, ma non gli viene in mente nulla. Forse c’è stata una denuncia o un pettegolezzo nei suoi confronti e il giudice Holder ha deciso di occuparsene personalmente. In ogni caso, quando Mickey raggiunge l’aula di Holder è in preda all’ansia. La donna è nel suo studio, al lavoro su una grande scrivania di legno scuro e indossa un abito marrone di taglio classico. È una bella donna sulla cinquantina, alta, snella e con i capelli castani corti. I due non si sono mai incontrati di persona prima di questo momento e la Holder confessa a Haller che parecchi anni prima, appena uscita dalla facoltà di legge della University of Southern California, ha seguito un caso insieme a suo padre, Mickey Haller senior, avvocato sul quale girano da sempre diversi aneddoti interessanti, anche se Mickey di storie solo sue riguardanti il padre ne ha davvero poche. Esauriti i convenevoli, la Holder spiega a Haller il motivo della convocazione: l‘avvocato Jerry Vincent è morto. È stato assassinato la notte precedente e i casi di cui si stava occupando, in particolare quello di Walter Elliot, devono essere riassegnati…

Sempre pronto a scendere in campo e ad adoperarsi in nome della giustizia, in questo romanzo di Michael Connelly - uno dei principali autori americani contemporanei - il famoso detective Harry Bosch recita un ruolo che è di poco superiore a quello di una comparsa. Questa volta, infatti, cede il passo e la scena a Mickey Haller, avvocato di difesa che anni di cause di secondo piano e una seria dipendenza da psicofarmaci, causata dalla lunga convalescenza per una ferita d’arma da fuoco, hanno tolto a lungo dalla piazza. Il momento del riscatto, tuttavia, sembra arrivato e Haller deve occuparsi della difesa di un magnate dell’industria cinematografica, accusato dell’omicidio della moglie e del suo amante. Gli indizi sono piuttosto chiari, ma non esistono prove incontrovertibili e Haller sa bene che il ruolo dell’avvocato della difesa non è quello di lottare per dimostrare la verità assoluta, ma solo quella che gli atti raccontano. E, molto spesso, le due cose sono ben distinte. Haller prende per mano il lettore e lo conduce nei meandri dell’aula di un tribunale, mostrandogli tutto quello che accade e quali sotterfugi vengano utilizzati per influenzare la giuria e conquistare la fiducia dei giudici. Un legal thriller ben articolato, in cui la new entry - Haller, appunto - e il famoso detective inizieranno fronteggiandosi ai lati opposti della stessa barricata e finiranno poi per fare squadra e lavorare insieme quando le circostanze dimostreranno che Haller potrebbe essere la vittima designata di un killer. E in questo modo si renderanno conto che ciò che li accomuna è qualcosa che mai avrebbero potuto immaginare. Tra colpi di scena molto ben dosati e legami familiari tesi e irrisolti, Connelly riesce a fare centro una volta ancora, mostrando come il suo stile sia mutato negli anni- frutto di una maturità che comporta inevitabili cambiamenti di prospettive- ma abbia mantenuto quelle caratteristiche che fanno di lui uno dei maestri nel suo genere. Una penna magistrale per un romanzo adrenalinico, da leggere tutto d’un fiato.