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La lunga notte

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Roma, 6 settembre 1943. Il capitano dei carabinieri Bruno Arcieri fa parte del SIM, il corpo di intelligence militare italiano. Quella mattina il palazzo dove è ubicato il suo ufficio non è agibile a causa dei bombardamenti a tappeto del 19 luglio, che hanno danneggiato e abbattuto molti edifici della città. Non può lavorare, quindi decide di prendere il tram e rientrare a casa. “Tutto il quartiere mostrava le ferite aperte dalle bombe, ma il tracollo finale era stampato soprattutto sui volti degli uomini e delle donne”. Arrivato alla sua fermata, mentre sta per scendere gli scalini del tram, il capitano intravede fra i passeggeri il suo ex generale, l’agente denominato il Comandante. Arcieri dopo qualche istante capisce che il suo ex capo sta seguendo proprio lui. I due si incontrano sulla terrazza del Pincio, il Comandante ha un’aria preoccupata: è venuto a sapere dell’esistenza di un’operazione segreta pianificata dal suo successore, il generale Giacomo Carboni, e circola voce che sia stato già firmato l’armistizio con gli Alleati, sebbene la notizia non sia ancora stata divulgata. Il capitano è anche lui al corrente, ma in quei giorni ha altri problemi a cui pensare; la sua fidanzata Elena Contini, di origini ebree, vuole lasciarlo e trasferirsi in Svizzera ma è indagata per l’omicidio di Raniero Pardini, trovato senza vita sulle scale di casa di Arcieri…

Gli storici quando descrivono un evento del passato devono attenersi ai fatti, mentre i bravi scrittori, nei loro romanzi, possono andare oltre le vicende documentate e dare vita a delle interpretazioni plausibili degli eventi. Ed è quello che Leonardo Gori è riuscito a realizzare ne La lunga notte − quarto romanzo della saga dedicata al capitano Bruno Arcieri − ambientato a Roma nei quattro convulsi giorni dal 6 al 9 settembre 1943. Lo scrittore intreccia le vicende sentimentali e investigative del capitano Arcieri con quelle di una città e di una nazione nel caos. Il fascismo è caduto, il nuovo capo del governo è il generale Pietro Badoglio e Roma è ferita dall’Operazione Crosspoint, durante la quale le forze aeree statunitensi, con lo scopo di colpire obbiettivi militari strategici, hanno raso al suolo anche i popolosi quartieri intorno. Per porre fine ai bombardamenti, il 3 settembre 1943 Badoglio incarica il generale Giuseppe Castellano di incontrare a Cassibile in Sicilia il generale Eisenhower per siglare l’armistizio con gli anglo-americani. L’accordo sarà reso pubblico cinque giorni dopo. Molte parti del romanzo – dialoghi e ipotesi finale − sono frutto dell’immaginazione dell’autore, mentre la descrizione del contesto storico è dettagliata, suggestiva e verosimile. La lunga notte presenta una ricostruzione convincente dei retroscena della vicenda che passerà alla storia come uno dei passaggi più cupi e vergognosi della storia del nostro Paese.