
Megan e Cassandra si incontrano ogni estate a Topinabee, in Michigan, dove passano le vacanze insieme in un cottage affittato dai genitori. Le due bambine sono inseparabili e insieme fanno di tutto, ma soprattutto disegnano. Un pomeriggio disegnano a quattro mani un muro della casa delle vacanze; la padrona di casa, convocata dai genitori per constatare il danno, invece di arrabbiarsi si congratula per la loro bravura ed esorta le famiglie ad iscriverle ad un corso di disegno: “Ho insegnato all’asilo per più di trent’anni. E non ho mai visto bambini di cinque anni disegnare così. [...] Fidatevi, così ne nasce una su un milione. O dovrei dire due...”. Entrambi i genitori decidono di seguire il suo consiglio e così ogni estate fino ai loro tredici anni le due amiche paragonano quello che hanno imparato e danno vita insieme a opere straordinarie. Quell’ultima estate il padre di Cassandra (o “Cass” come lei preferisce farsi chiamare) non partecipa alla vacanza e la ragazza sembra diversa, disinteressata a tutto tranne che a dipingere. Dopo qualche esitazione Cass confida a Megan che il padre non vive più a casa con loro; lo stesso anno i suoi genitori divorziano, lei si trasferisce a New York con la madre e finisce l’era delle vacanze insieme. Anni dopo, nell’estate tra la quarta e la quinta liceo, le due amiche riescono ad organizzare tre settimane insieme grazie a Cass che invita Megan a Brooklyn. Ritrovandosi scoprono di aver imboccato strade molto diverse: mentre Megan discute con i genitori che non vedono di buon occhio la sua volontà di iscriversi all’accademia d’arte, Cass è libera di dare sfogo alla sua creatività frequentando un circolo di giovanissime artiste...
La mia ultima estate con Cass è un volume scritto e disegnato da Mark Crilley, storico illustratore americano, autore di oltre quaranta opere a fumetti. Un racconto di formazione che dipinge l’evoluzione dell’amicizia tra due bambine, poi ragazze e infine giovani donne. Intrecciata al tema dell’amicizia l’affascinante riflessione sul come l’arte si declini, per ogni individuo, in modo soggettivo in un percorso personale che porta all’espressione di sé stessi. Nel rapporto tra Megan e Cass vediamo due caratteri agli antipodi e due stili e scelte di vita molto diverse che si incontrano (e scontrano) grazie alla comune passione per l’arte. Cass insegue la sua passione in modo ribelle, tra le strade e le gallerie d’arte di New York. Megan lo fa con una via più piana, l’accademia; si scosta dal modello che l’amica cerca quasi di imporle e trova la forza di definire un modello che non tradisca se stessa. La narrazione in prima persona è fatta da Megan e presenta il suo punto di vista sul rapporto di amicizia con Cass e le difficoltà di crescere costruendo la propria identità individuale. Il messaggio che ne traiamo è forte e chiaro: l’amicizia - come un’opera d’arte - è un valore assoluto che vale sempre la pena di preservare. Oltre che per la storia ed i messaggi che veicola, La mia ultima estate con Cass è un’opera di grande valore anche per la bellezza e delicatezza delle illustrazioni. La palette colori tenue che le caratterizza fa da perfetto contrappunto alla dolcezza del racconto e regala al lettore una piacevole sensazione di serenità. Alle splendide immagini è affidato il compito di dare forma e spessore alla complessità della storia e della psicologia delle protagoniste; è la costruzione per immagini che più e meglio della sceneggiatura riesce a trasportarci nel mondo delle protagoniste e a far diventare nostre le loro emozioni.
La mia ultima estate con Cass