
Il funerale di Erich procede come previsto, senza intoppi: Agnes, sua moglie, pensa che anche a lui in fondo sarebbe piaciuto. Ci sono tante persone, tra cui Henny Delgado, una vecchia amica di Agnes. Da diciannove anni le due donne non si vedono eppure anche un semplice sguardo ha per entrambe un gran significato, in quel giorno. Agnes ripensa a quei momenti di tanto tempo prima mentre fuma una sigaretta, in poltrona, pensando che in fondo non sente poi così tanto la mancanza del marito. Agnes e la madre si erano trasferite a Grothenburg dopo la separazione dei genitori, quando il padre – fedifrago – era rimasto con l’altro figlio nella vecchia casa e nella vecchia città. Per Agnes erano stati giorni tremendi, poi aveva conosciuto Henny ed erano diventate inseparabili amiche, oltre che compagne di scuola. Così non rimane più di tanto stupita ma al contrario contenta, quando dopo qualche giorno dalla funzione religiosa per il marito riceve una lettera proprio da lei, nella quale Henny le manifesta il piacere di riprendere i contatti, di ritornare a raccontarsi le proprie vite e quello che ad ognuna il destino ha riservato dopo essersi perse di vista. In realtà, dietro alla ricomparsa di Henny si cela una ragione ben precisa, che va decisamente oltre la nostalgia: è infatti per chiedere aiuto ad Agnes che Henny le scrive, dopo aver scoperto che suo marito ha una relazione extraconiugale. Henny sa che nella sua vecchia amica può trovare una spalla, qualcuno capace di ascoltarla senza giudicarla, perché in fondo le due donne sono da sempre più simili di quanto si possa immaginare…
Håkan Nesser è uno scrittore svedese che ha all’attivo diversi romanzi polizieschi di successo, da cui sono state tratte anche fortunate trasposizioni sul piccolo e grande schermo. Secondo volume della trilogia Intrigo (anche questa divenuta una miniserie tv diretta da Daniel Alfredson), la storia di Agnes e Henny non è solo il racconto di un fatto di sangue, ma è soprattutto la vicenda di due bambine ormai cresciute, di un’amicizia complessa e di due caratteri che si scontrano producendo un’esplosione. Il racconto si dipana attraverso le lettere che le donne si scambiano in seguito all’incontro arrivato dopo diciannove anni di lontananza e le rievocazioni di quel legame che le aveva unite in passato, necessaria a comprendere le dinamiche del presente. Trapela infatti una confidenza tale da permettere ad Agnes e Henny di pianificare e parlare di un omicidio in termini assolutamente ordinari, senza temere il giudizio altrui. Il rapporto tra le due donne è interessante da analizzare: amiche sin dagli undici anni, entrambe si promettono un bene totale, una sorellanza vera e propria; tuttavia, alla prova dei fatti, le due ragazze si lasciano andare a ogni tipo di bassezza per causare all’altra dispiaceri e sconfitte, dimostrando come la loro sia una forma di amicizia morbosa, in cui ognuna vuole primeggiare sull’altra, lontana anni luce da un affetto incondizionato e disinteressato come dovrebbe essere ciò che le unisce. Nesser è bravo a costruire una psicologia femminile complessa, a comprendere alcuni meccanismi delle relazioni umane, a rendere l’impossibilità di ridurre i rapporti ad uno schema semplice, binario, o bianco o nero. Inoltre, lo scrittore riesce a creare, in un romanzo di poche pagine, una trama avvincente, che tiene il lettore con il fiato sospeso e gli occhi incollati al testo fino all’ultima pagina.