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La nudità che male fa?

lanuditachemalefa

In copertina un grande bollino rosa avverte il lettore che il libro “Contiene nudità e va bene così”. All’interno, proprio nella prima pagina, ad accogliere il lettore c’è un sorridente personaggio semi sdraiato che, nudo e a proprio agio nella sua naturalezza, sorride al lettore. “La nudità, che male fa? Chi di noi non ha un sedere? I capezzoli son qualcosa di normale. I corpi hanno tutte le forme e dimensioni possibili. I capelli possono essere sorprendenti... o anche assenti”. Siamo ciò che siamo, rotondetti o secchi secchi, alti oppure bassi, con il naso importante o le orecchie a sventola; che noia se fossimo tutti uguali, con la stessa tinta di capelli e lo stesso numero di scarpe. Invece c’è chi ha la barba su tutto il viso e chi solo qualche accenno, chi è pieno di lentiggini e chi sulla pelle ha mille sfumature, chi ha il sedere tondo tondo e chi invece con qualche pieghetta. I capezzoli li abbiamo tutti, ma sono davvero tutti uguali? Il corpo è meraviglioso perché continua a cambiare, si trasforma nel tempo e ci rende unici, riconoscibili tra mille altri corpi. A volte sul corpo si portano delle cicatrici di battaglie combattute, a volte il corpo viene utilizzato come una tela da dipingere o una scultura da far vedere a tutti. Siamo padroni del nostro corpo, possiamo farci quello che vogliamo, dobbiamo esserne orgogliosi e pretendere che venga rispettato dagli altri…

Che male fa la nudità? Cosa c’è di più naturale e al contempo più imbarazzante del corpo umano? Rifacendosi alla filosofia “Body positive”, l’autrice propone una galleria di acquerelli e inchiostri, illustrando corpi diversi nelle forme, nei colori e nelle pose; peni, vagine, arti artificiali, ogni corpo è bello perché racconta la vita di ogni persona, muta e si trasforma con il passare degli anni, ed è giusto così. Un albo illustrato trasversale, perfetto a qualunque età per raccontare la crescita, la diversità e che non c’è nulla di sbagliato ad essere se stessi. Qualcuno non ha problemi a mostrare il proprio corpo, qualcuno si trova in imbarazzo anche solo a guardarne la rappresentazione illustrata in un libro come questo, ma la nudità non deve far paura né vergogna perché ci accomuna tutti, ci appartiene, ci racconta che nella diversità siamo tutti uguali, e va bene così.