Salta al contenuto principale

La porta dei tre chiavistelli

La porta dei tre chiavistelli
Niko, un quattordicenne in piena confusione ormonale, anche oggi è in ritardo per la scuola. Nella sua vita fatta di scarsa popolarità e ancor più scarsi successi in amore, qualcosa lo scuote: sono gli strani indovinelli di Blanca, la prof di fisica. Fissando il soffitto dal letto, una scritta, un messaggio misterioso cattura l’attenzione di Niko: “Se vuoi che succedano cose diverse, smettila di fare sempre le stesse cose”. Nonostante il ritardo, Niko decide di seguire quello stano messaggio e sceglie un percorso diverso dal solito per arrivare a scuola. È in questo percorso che viene attratto da una vecchia casa in rovina, con un portone sigillato da tre chiavistelli e un pulsante rosso… troppo invitante! Niko si ritrova atteso ed invitato ad aprire simultaneamente i tre chiavistelli con una sola chiave: sembra uno dei quesiti della prof. Una volta risolto il primo mistero (di una lunga serie), un’esplosione sorda lo accoglie e si trova di fronte alla partita del secolo: materia contro antimateria. Il vincitore darà inizio alla creazione dell’universo. Come in un sogno (ma più un delirio) appare un elfo: “Hai appena assistito al Big Bang”…stava nascendo l’universo e lui era lì ad assistere! Ma, all’improvviso, l’implosione. Novello Virgilio e novella Beatrice, l’elfo-scienziato Eldwen e la fata quantica Quiona accompagnano Niko in un’esplorazione apparentemente scientifica. È ufficialmente nel mondo dei quanti…
In questo viaggio Niko scopre che lo spazio e il tempo sono relativi e dipendono dalla velocità con cui ci si muove, che è possibile “tunnellare” attraverso gli oggetti, incontra gatti che scompaiono e uomini saggi… fino alla scoperta della missione che gli è stata affidata, del senso di quello strano viaggio. “Se chiedi, sembrerai stupido per un giorno; se non chiedi, sarai stupido tutta la vita. Non sprecare mai un’opportunità di imparare”. La porta dei tre chiavistelli diventa così, nelle mani del lettore, un’opportunità di conoscere e di riflettere. Come in Alice nel paese delle meraviglie o ne Il mago di Oz, il protagonista fa degli incontri che lo aiutano a crescere, a comprendere, a mutare prospettiva. La narrazione, estremamente coinvolgente, è inframmezzata da indovinelli che richiamano gli enigmi del pensiero laterale di Edward De Bono, che non solo stimolano la curiosità, ma che aiutano ad invertire rotta nel pensiero logico, utilizzando altre risorse. Osare per cambiare. Imperdibili le parodie di alcune “fissazioni” tipiche del nostro tempo (l’attenzione alla bilancia tutta femminile, la mitizzazione di personaggi pubblici tutta giovanile). Ma la forza del testo è tutta nella capacità di spiegare (con un linguaggio semplice ed accessibile) i fenomeni della scienza quantistica. Il dizionario finale (per i più curiosi) offre vie di approfondimento (tecnico-scientifico) a quanti volessero andare oltre la narrazione. La giovane autrice Sonia Fernández-Vidal insegna e studia fisica quantistica; crede fortemente nell’importanza della divulgazione scientifica. E c’è da fidarsi, visto il risultato! Il messaggio profondo dell’autrice è affidato alle parole della fata quantica Quiona: “Qualsiasi cosa facciamo alle altre creature o alla nostra Terra ha un effetto su di noi, molto più forte di quanto voi umani potreste immaginare. Per questo si dice che il battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo”. Meditate gente, meditate!