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La ragazza dei colori

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Dopo essere stata licenziata ingiustamente e aver chiuso in modo doloroso e inaspettato i rapporti con i figli di Fiammetta - la donna per cui lavorava come assistente personale - e dopo aver ricevuto delle lettere e dei regali apparentemente strani e casuali dallo zio Orlando poco prima che egli morisse, Stella decide di andare a fare visita all’anziana zia Letizia presso la Villa dei Marcovaldi. Decide di raggiungere la casa in treno, utilizzando il biglietto regalatole dallo zio, ma in stazione si lascia distrarre da uno sconosciuto, Alexander, ed entrambi finiscono per perdere il treno per Bardolino. Il mattino seguente Stella riesce ad arrivare a destinazione, ma lo scenario che trova davanti a sé è molto lontano dalla villa curata che ricordava e soprattutto zia Letizia è quasi irriconoscibile, molto invecchiata dopo la morte del marito, stanca e affannata. Quella che doveva essere una breve visita alla zia prima di partire per l’estero per fare nuove esperienze si trasforma in un soggiorno più lungo, sia per assicurarsi che Letizia stia bene, sia perché Stella trova altri doni nascosti lasciati dallo zio, in particolare dei dipinti, che hanno dentro di sé un significato profondo che nessuno vuole svelare. Stella ne è affascinata, sia per la potenza dei disegni, che risvegliano in lei le emozioni dell’artista amante dei colori, sia per la curiosità di scoprire la storia delle persone che li hanno realizzati…

Stella Marcovaldi ama i colori, ognuno di essi evoca in lei sensazioni ed emozioni ed è sempre sinonimo di qualcosa di più grande. Come l’arancione, che rappresenta l’allegria e la forza interiore, simbolo del tramonto; o il giallo, potente, brillante, il colore del sole che si associa alla vita, simbolo della concretezza; o ancora il rosa, l’indaco, il blu, il verde, e tutti gli altri, ognuno dei quali con la propria rappresentazione. Cristina Caboni riesce perfettamente ad evocare queste immagini, a trasmettere anche al lettore ciò che i colori stessi rappresentano, proprio attraverso gli occhi e i pensieri di Stella. Inoltre, all’inizio di ogni capitolo è descritto un colore, insieme a ciò che ne rappresenta. L’alternanza dei capitoli con la storia di Stella e quelli con la storia di Letizia sono alternanze dei colori stessi. Quelli che riguardano la storia del passato di Letizia sono tenui, a volte cupi, mai brillanti, da un grigio leggero a un nero profondo: descrivono una storia sofferta, una gioventù vissuta in un’Italia fascista in pieno conflitto, e la paura di non riuscire a fare abbastanza, di non dare il proprio contributo. I colori che aprono i capitoli della storia di Stella invece, quella del presente, sono sempre carichi e intensi anche se non tutti brillanti, sintomo di una persona persa che vuole ritrovare se stessa e riscoprire le proprie passioni. Una storia che alterna presente e passato, ma che si rivela sempre attuale.