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La ricetta segreta per un sogno

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Uno dei cardini dell’insegna ha ceduto, ma sistemarlo non ha più alcun senso, ormai. Elettra si fa forza ed entra per l’ultima volta. In quella mattinata, decisamente da dimenticare, rivolge lo sguardo alla foto di sua madre- Edda- che campeggia tra le mura spoglie della panetteria, quella in cui non si potrà più godere del profumo di pane appena sfornato o di biscotti speziati, e non può che essere sopraffatta dai ricordi e dai rimpianti. Ricorda gli insegnamenti della madre, che ha cercato di rivelarle i segreti di ogni ricetta. Edda ha preteso che la figlia seguisse le sue orme, anche se Elettra avrebbe voluto per sé una vita completamente diversa: sognava da sempre di diventare giornalista, ma è stata costretta a chiudere il suo desiderio in un cassetto perché, quando ha perso la borsa di studio, i soldi per pagare la sua istruzione non erano sufficienti. Elettra ci ha provato a spiegare alla madre che non aveva il suo stesso dono, ma l’altra non l’ha mai voluta ascoltare fino in fondo ed ora eccola lì, con un pugno di rimpianti tra le mani e null’altro. La panetteria è fallita ed Elettra è sola, perché la madre - unica figura della famiglia su cui ha potuto far riferimento - è in coma da oltre un anno, mentre del padre non ha mai avuto notizie certe. Edda le ha sempre detto, a tal proposito, che si trattava di una storia morta e sepolta e che tutto ciò che riguardava la propria vita prima della nascita della figlia era null’altro che una serie di ricordi che appartenevano a lei soltanto. Elettra esce dal negozio e, una volta in strada, sprofonda nel bavero della giacca e comincia a camminare senza meta. Avrebbe bisogno di parlare con qualcuno, di sfogarsi un po’. Telefonare a Walter, il suo ex fidanzato, non ha senso. Sentire Esther, la sua amica, è invece la boccata d’ossigeno di cui ha bisogno. Generosa come sempre, Esther ha una volta ancora il giusto consiglio da elargirle…

Una medaglietta che porta il nome di un’isola misteriosa e una ricetta sono il lasciapassare di cui la protagonista del romanzo di Valentina Cebeni - autrice romana i cui romanzi sono stati tradotti in tutta Europa - si serve per esplorare un luogo della memoria ancora vergine, nel quale si nascondono sorprese che attendono di essere svelate ed enigmi che chiedono solo di essere risolti. Edda ed Elettra: madre e figlia unite da un rapporto controverso, fatto di profondo affetto e altrettanto profonde diversità. La prima è una donna che ha trovato nella cucina il mondo più diretto per raggiungere il cuore degli altri; la seconda è una giovane che la vita ha già ripetutamente bastonato, costringendola prima a lasciare il percorso di studi che avrebbe voluto seguire e poi a occuparsi della madre, che un ictus ha costretto in un letto da oltre un anno, senza lasciarle il tempo per condividere con la figlia i segreti di un’esistenza singolare e densa di significati. Elettra, smarrita e privata di una guida, capisce che l’unico modo per ritrovare se stessa deve passare attraverso il tentativo di far luce sugli innumerevoli silenzi della madre. Comincia così un viaggio verso un luogo pregno di segreti e dolori, un luogo in cui i profumi della sua infanzia si mescolano con nuove fragranze, ugualmente inebrianti. La ragazza, con il coraggio su cui chi è alla ricerca della verità può fare affidamento, scava a mani nude tra le macerie della memoria e riporta alla luce il valore di amori proibiti e di amicizie andate ormai perse. Si tratta di una ricerca carica di dolore e consapevolezza, la sola però in grado di fornire alla giovane gli strumenti per far luce su di sé e salvarsi. Perché il dolore spaventa, ma va affrontato, perché può aiutare a riconoscersi e a comprendere meglio chi ci sta vicino e troppo spesso si finisce per dare per scontato. Una lettura intensa, che racconta l’amicizia e la solidarietà, il peso del passato e il potere del cibo, l’importanza di trovare le proprie radici e la forza delle donne. E, soprattutto, racconta l’amore, declinato in ogni sua forma; quel sentimento potente capace di arrivare in fondo al cuore e di scaldarlo.