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La scelta di Rudi

La scelta di Rudi

URSS, 1951. Il padre di Rudolf ha almeno tre ossessioni: la caccia, l′esercito e la scuola. Tutti argomenti di cui a Rudi non importa nulla. Appena rientrato dalla guerra, con l′uniforme e le medaglie, suo padre lo ha guardato e ha pensato che la moglie gli avesse sfornato un′altra femmina. Lo ha pensato ad alta voce, indicando i suoi capelli raccolti sulla nuca, le gambe magre e lunghe, i piedi consumati a forza di saltare. Ogni volta che si esercita nella danza da Madame Udeltsova, Rudi immagina la faccia che farebbe suo padre se lo vedesse, e allora salta ancora più in alto, raddrizza le spalle, solleva il mento: adesso ha soltanto tredici anni, ma pensa che un giorno se ne andrà da lì per realizzare il suo sogno. La danza non è un′occupazione riservata alle femmine, la danza è per gli artisti, e richiede molto impegno e altrettanta determinazione. Tra una lezione e l′altra Rudi si allena al capanno in mezzo al bosco. Ogni tanto lo accompagna Lilia, la sua sorella preferita. Il capanno è un posto segreto, dove nessuno può disturbarlo, e soprattutto è abbastanza grande per permettergli di migliorare nei salti. L′esercizio è fondamentale perché Rudi ha imparato che il corpo ha una sua memoria: soltanto ripetendo gli stessi movimenti ogni giorno, il corpo imparerà che cosa deve fare e sarà possibile spingersi sempre un po′ oltre…

Rudolf Nureyev è stato tra i più noti danzatori di tutti i tempi per il suo straordinario talento e per aver rivoluzionato il mondo della danza. Grazie al suo lavoro, fu riconosciuta maggiore importanza ai ruoli maschili nella danza classica e divenne desueto e quindi superabile il tradizionale confine tra balletto classico e danza moderna. Ma prima di essere tutto questo, Rudolf era un ragazzo. Senz′altro determinato, ambizioso e irriverente in modo non comune, ma pur sempre un ragazzo. Il romanzo ne ripercorre tutta la giovinezza, da quando, poco più che bambino, era costretto ad allenarsi di nascosto dal padre, all′audizione a diciassette anni presso la prestigiosa Accademia Vaganova di Leningrado, prima sul palcoscenico del Kirov, poi del Bol′soj, fino ad arrivare a Parigi, città simbolo della sua vita in quanto rappresentò insieme il raggiungimento di un′enorme popolarità e la conquista della libertà in seguito alla richiesta di asilo politico al governo francese. Con una scrittura energica e e una narrazione sincera, Françoise Dargent racconta la storia di un ragazzo straordinario, il cui talento indiscutibile è stato supportato da tenacia e determinazione, nonché dal coraggio di vivere la vita che gli somiglia. Piacerà a chi si impegna per realizzare i propri sogni, a chi ha coraggio e a chi ne va in cerca, a tutti i ragazzi e le ragazze che si trovano a difendere con forza la propria identità. Prix NRP Littérature Jeunesse nel 2015 e Prix Roman historique jeunesse nel 2017.