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La storia futura

La storia futura

Delos David Harriman ha un sogno. Anzi, una vera e propria ossessione. Delos vuole diventare uno dei primi cittadini della Luna, svilupparne la colonizzazione. Per realizzare la prima spedizione umana è disposto a investire tutte le sue ricchezze e a spremere fino in fondo tutti i suoi soci... John Ezra Dahlquist è un uomo semplice, tutto lavoro e famiglia, eppure il suo lavoro è il più importante del sistema Terra-Luna. John è l’unica persona in grado di impedire un olocausto nucleare sulla Terra, ma, per farlo, non può permettersi di dormire… La Luna è diventato un posto per turisti, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo. Basta una piccola falla in una galleria pressurizzata per far rischiare la vita a un gruppo di visitatori, a meno che tutti i signori turisti non si mettano a sedere… Allan Mc Rae e la moglie Josephine vivono ormai da tempo a Luna City, ma hanno una folle nostalgia della Terra. Decidono di farvi ritorno e tornare a vivere laggiù, ma la realtà non è mai come appare nei nostri ricordi. L’azzurro dei cieli terrestri non è più così azzurro, l’aria non è più così fresca e i “terricoli” poi… Holly ha quindici anni, ma non è una banale ragazzina di Luna City, studia per progettare navi stellari e adora volare insieme a Jeff. La sua vita non andava male prima dell’arrivo della “minaccia terrestre”, Ariel. Da quando Ariel è sulla Luna, Jeff non ha occhi che per lei…

La genesi del progetto Storia Futura affonda le sue radici all’inizio della carriera letteraria di Heinlein, quando si avviava a diventare una colonna portante della leggendaria rivista “Astounding Stories”. Sotto l’influenza di John W. Campbell, direttore della rivista, Heinlein annunciò di voler scrivere una serie di storie fra loro collegate come tasselli di un ambizioso mosaico. L’idea era quella di comporre un affresco del futuro, una vera e propria epopea. Non una storia futura, dunque, ma qualcosa di epico e, al contempo, immaginifico. Le storie pubblicate su “Astounding” fra gli anni Cinquanta e Sessanta furono infine raccolte in una corposa antologia dal titolo The Past Through Tomorrow nel 1967, in Italia l’antologia venne pubblicata nel 1987 e successivamente riproposta nella collana “Urania” in quattro volumi usciti fra il 1997 e il 1999. L’opera è una sorta di manifesto di ciò che Heinlein intendeva per Science Fiction. Fantascienza per lui non significava certo predire il futuro, ma la possibilità di costruire una nuova epica e, con essa, un nuovo concetto di eroe. I protagonisti di questi racconti non sono esseri eccezionali, non hanno nulla a che vedere con la tradizionale figura dell’eroe classico nei poemi cavallereschi. Non assomigliano nemmeno alla classica figura dell’eroe fantascientifico, il tipo tutto cervello e muscoli che da solo riesce a salvare l’universo e la bella di turno. A ben vedere, i protagonisti di questa antologia sono persone comuni (attenzione, comuni non banali!). Eppure, sono proprio gli uomini e le donne comuni a dare il meglio di sé quando la circostanza lo richiede: circostanze eccezionali richiedono impegno eccezionale. Ecco la ricetta di Heinlein, il sunto della nuova epica. Eroe è chi contribuisce all’avanzamento umano con il meglio di sé, ognuno nel proprio piccolo. Il valore delle grandi azioni è nella quotidianità, nella creatività che mettiamo per risolvere un problema, nei sacrifici (grandi o piccoli) che siamo in grado di fare per la famiglia, nel valore che sappiamo dare ai nostri sogni personali e alle nostre ambizioni. L’individuo, così, diventa la somma e il valore dell’intera razza umana.