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La tenacia di una grande famiglia europea nella politica hitleriana e fascista (1914-1945)

La tenacia di una grande famiglia nella politica hitleriana e fascista (1914-1945)

Viene qui esaminata nei dettagli di ogni evento, di ogni incontro ufficiale, di ogni strategia o tattica politica e bellica la carriera (oltre che la vita) di Ulrich von Hassell - nonno dell’autore del saggio: questi, ambasciatore della Germania nazista dal 1932 al 1938, di stanza in quegli anni a Roma, maturò proprio in quegli anni determinate posizioni di scetticismo e critica rispetto alle scelte di politica estera del Fuhrer, tradottesi con l’andar del tempo sempre più in pericolosa e coraggiosa opposizione dall’interno, con tentativi di avvicinare la Germania alla Gran Bretagna e, già nel 1938, in un primo complotto (che non andò a buon fine) per eliminare fisicamente Adolf Hitler. Ulrich aveva sposato Ilse von Tirpitz, donna intelligente, dalla bellezza e dall’acume molto ben apprezzati nel gotha politico e militare internazionale dell’epoca, il che la inseriva alla perfezione anche nei salotti dell’alta società. Da una situazione inizialmente favorevole, quasi idilliaca, la famiglia di von Hassell, via via connotatasi come italo/tedesca e spostatasi, negli anni tra i ’30 e i ’40, tra Berlino, Belgrado e Roma, si caratterizzò per una decisa e spesso tragica resistenza alla politica imperialista e antisemita di Hitler, non appena questa iniziò a far trasparire queste sue connotazioni, nel contempo chiarendo la personalità psicopatica e paranoide del Fuhrer. Il fallimento del tentativo determinò poi lo scatenarsi di feroci rappresaglie nei confronti dei cospiratori e delle loro famiglie. Repressione, detenzione nei campi, torture, esecuzioni, subite o sopportate in nome di una fiera opposizione a che i tedeschi fossero, in futuro, tutti ingiustamente accomunati in un giudizio storico spietatamente negativo e di condanna: certamente in molti si lasciarono affascinare dal Capo supremo quasi fosse un Messia, ma vi furono anche esempi di morale coraggiosa e indefettibile sino all’eroismo, come quella dei protagonisti di questo libro. In particolari i nonni dell’autore si prodigarono nel contrastare il Patto d’ acciaio e la guerra; Ulrich von Hassel fu tra i promotori di un complotto per assassinare Hitler, ed anzi era tra coloro che stilarono, nel contempo, alcune linee guida per la costituzione dello Stato democratico che avrebbe dovuto sorgere dalle ceneri del Terzo Reich. Fallito il tentativo e trovatosi, più che in precedenza, sempre più isolato nei suoi intenti, Ulrich dovette soccombere anche fisicamente, fino all’ultimo appoggiato in ogni aspetto dalla moglie che pur gli sopravvisse, dichiarandosi sempre sventurata per non aver potuto morire assieme all’amato…

In questo ampio volume storico, che si avvale della prefazione di Romano Prodi, si annoverano vicende e comportamenti di oltre duecento personaggi storici più o meno noti a cavallo tra il primo ed il secondo conflitto mondiale, con enorme dovizia di corredo documentale tanto bibliografico quanto fotografico. Il volume, di grande formato e ottima fattura, è stata realizzato da Corrado Pirzio-Biroli, friulano, già ai vertici delle politiche agricole comunitarie e capo di gabinetto del commissario UE all’agricoltura Fischler. È in realtà il primo capitolo di una trilogia sulla sua grande famiglia italo/tedesca, il primo edito in lingua italiana. A breve sarà seguito da una biografia dell’ammiraglio Von Tirpitz, che all’estero è già stata pubblicata in tre lingue. Il saggio centra senza dubbio il suo scopo principale, quello di far luce su un aspetto drammatico e in gran parte poco conosciuto del secondo conflitto mondiale, rendendo giustizia ai non molti, ma ben identificati ed eroici oppositori interni al regime nazista, contro cui il Fuhrer si scagliò con furia cieca, spesso dettata esclusivamente da fini vendicativi personali, più che motivi politici o giudiziari. Nell’omaggiare chi difese la democrazia fino eventualmente al supremo sacrificio in un clima in cui si era avversati o del tutto isolati, l’opera non manca di riferire centinaia di aneddoti gustosi, dal conviviale al drammatico, che tratteggiano le personalità dei soggetti coinvolti, ad iniziare da Mussolini e Hitler per continuare con ogni leader nazionale o elevato funzionario degli schieramenti in conflitto. Il taglio prettamente diaristico, volto a raccontare le vicende in ordine quasi sempre strettamente cronologico e per rapidissimi “spot”, non rende purtroppo però comoda né semplice la lettura a chi non sia strettamente ferrato nel campo della storiografia contemporanea.