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La vampa d'agosto

La vampa d'agosto

La Sicilia è attanagliata dalla morsa infuocata di una torrida estate, ma gli impegni di lavoro impediscono a Montalbano di concedersi una meritata vacanza. Livia, la sua eterna fidanzata, decide allora di raggiungerlo insieme con l’amica del cuore Laura, il di lei marito Guido ed il loro figlio di tre anni Bruno. Il commissario, incaricato di reperire una residenza estiva per gli ospiti, riesce a trovare loro ricovero in una villetta non lontana da Vigata, dalle parti di Marina di Montereale in località Pozzo. L’abitazione, fatta costruire sei anni prima da Angelo Speciale, quando era ancora in vita, con l’intento di trascorrere la senescenza nei luoghi nativi, dopo un lungo soggiorno di lavoro in Germania, appare come stregata da un arcano sortilegio. Dapprima gli inquilini devono affrontare la fastidiosa invasione di scarafaggi, topi e ragni; quindi la scomparsa del piccolo Bruno, inghiottito da una voragine che, aprendosi improvvisamente nell’arenaria antistante la villetta, rivela l’esistenza di un misterioso piano sotterraneo accuratamente nascosto. Qui Montalbano rinviene oltre al bambino un baule contenente il cadavere di una ragazza, scomparsa proprio nel periodo in cui fu edificata l’abitazione. Livia ed i propri amici rientrano a Genova, lasciando che Montalbano si dedichi alla risoluzione del caso, addentrandosi coraggiosamente in una ragna inestricabile di connessioni criminali e di losche collusioni d’affari…

Andrea Camilleri indaga sui comportamenti malavitosi del ceto affaristico siciliano, ne descrive le più perverse sfaccettature : i vizi, le manie, le inaudite follie e la quotidiana corruzione, senza la presunzione di una sentenziosità moraleggiante; facendo leva piuttosto sulla sua consueta chiave grottesca. Il delitto è una componente non secondaria della sua narrativa, ma non è questo il suo precipuo interesse, orientato piuttosto verso una satira di costume che privilegia il tono della commedia, rispetto all’enfasi del crescendo poliziesco. La vampa d’agosto non a caso si lascia apprezzare prevalentemente per l’immediatezza di una scrittura cinematografica, l’abile caratterizzazione dei personaggi e la felice descrizione delle situazioni. Disegnando con maestria l’affresco di un’incantevole paesaggio marino, Camilleri riesce a trasmetterci l’intensità dei colori, degli odori e dei sapori della sua terra, con l’impeccabile limpidezza di una scrittura che allarga l’anima. Le indagini condotte da Montalbano danno piuttosto l’impressione di uno strumento di cui l’autore si serve per addentrarsi in molti sottofondi, per fare luce intorno ad un mondo e alle ombre che lo circondano, portando il lettore al centro di una catena di intrighi e delle malavitose collusioni che avvolgono il tessuto connettivo di una società corrotta. In questo episodio il commissario appare per la prima volta tormentato da un insolito timore d’invecchiare, che lo rende inaspettatamente vulnerabile quando entra in scena Adriana, la sorella gemella della vittima. Ma chi è veramente quella giovane ragazza che gli tende di continuo seducenti agguati concupiscenti? Che cosa vuole veramente da lui? Che legami ha con quell’orrendo omicidio? Il lettore lo scoprirà lasciandosi anch’egli a poco a poco contagiare dalla febbrile vampa d’agosto.