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La vita anteriore

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Ettore Maggio e suo nonno Ottavio hanno un legame particolare. Abbandonato dal padre alla nascita, scomparso dalla sala di attesa dell’ospedale mentre la madre lo stava partorendo, Ettore è il figlio maschio che Ottavio avrebbe tanto desiderato dopo tre figlie femmine. Il piccolo diventa l’ombra del nonno che lo porta con sé nel bar che gestisce e nelle passeggiate in automobile. Ettore non sa nulla di suo padre, ma il bisogno di cercarlo è forte, perché conoscerne l’identità riempirebbe quella forma vuota che sente dentro al cuore. La morte irrompe nella vita di Ettore quando ha appena sei anni, con un terribile incidente stradale. Ma quella stessa morte che lo separa per sempre dal nonno gli fa incontrare Bruno, un bambino della sua stessa età che in quel medesimo incidente ha perso i genitori. Tra i due bambini nasce uno strano legame, che nel corso degli anni si fa sempre più forte. Bruno è un ragazzo strano, dotato di un grande talento per la musica, ma il suo carattere è pieno di ombre, fantasmi che lo riportano sul ciglio di quella strada dove ha perso il padre e la madre. Il destino di Ettore invece è quello di diventare uno scrittore, Bruno diventerà un famoso pianista e viaggerà per il mondo. I due amici si ritroveranno, poi si separeranno per riunirsi ancora, legati dall’affetto comune per Irene. Nonostante Bruno ormai viva in America, il destino li attende, per vie misteriose, in un piccolo paesino di campagna del Salento, oltre i muri di pietra di un’antica villa. Un luogo apparentemente anonimo, lontano dalle città, dai ricordi, da qualsiasi legame con la vita precedente. Eppure è lì che Ettore scoprirà il senso della vita e del legame con il suo amico che ormai pensava perduto per sempre…

Il tempo non è un vettore, non ha una sola direzione e non è nemmeno un cerchio, ma ha la forma di una spirale dentro cui tutto ritorna, ma cambiato. Vale a dire che chi ci abbandona può tornare, anche se non sarà come prima. A volte questo può significare una condanna, certe altre è una consolazione. E dentro questa spirale del tempo convivono angeli e demoni, che proteggono o tormentano. Irene, come un angelo, torna nelle vite dei due amici tanto che Bruno dirà: “Siamo legati a filo triplo, noi tre. E la vita continua a fare giri di corda intorno a noi”. Ma ci sono anche demoni che non hanno nome e che pesano nella testa e nel cuore di Ettore e Bruno. Mirko Sabatino, dopo il fortunato L’estate muore giovane tradotto in Francia e Spagna, con La vita anteriore dà vita a quella che, in fin dei conti, è una storia di famiglia, una famiglia allargata e dilatata nel tempo. L’amicizia e l’amore famigliare sono i collanti che tengono uniti tutti i protagonisti, la musica e la letteratura sono solo due dei demoni che accompagnano Ettore e Bruno nelle loro vite. Nonostante gli anni passino veloci, i due amici mantengono la stessa anima bambina che li ha visti incontrarsi sul ciglio di una strada, tra lamiere contorte. Sullo sfondo, come un panorama che li osserva anziché farsi osservare, le forme del vecchio Ottavio e di un padre assente, mai veramente odiato ma inseguito nel tempo e per le vie di Roma, dove l’unica traccia porta Ettore alla sua ricerca. La vita anteriore ricorda un tempo futuro, che però ha gusto e il suono del passato, amaro forse ma anche consolante.