
Un capannone di duecentoquaranta metri quadrati puzzolente di umidità. Renato lavora e vive lì. Una brandina pieghevole nascosta dietro la porta, vicino il deposito delle bottiglie. Tre mesi, al massimo, gli lascia ancora il cancro, da passare immerso nell’odore di limoncello… A Greta non piace il sabato e neppure la domenica, le piace invece andare alla Materna, vestirsi con il grambiulino e le scarpette di Hello Kitty punk. Greta fa il brutto e il cattivo tempo a scuola, in una precoce forma di leadership distribuisce gli adesivi e calma le dispute. Solo dal lunedì al venerdì, però. Gli altri giorni le tocca svegliarsi in una casa piena di calici vuoti e mozziconi di sigarette. Greta non sopporta più le feste, e sua madre, che quando c’è gente ride e beve senza contegno… Nicola porta la moglie in pizzeria, dice che se la vuole scopare e forse otterrà anche qualcosa, se fa il buono. Intanto manda giù birra e guarda il culo alla cameriera mentre Claudia taglia la bruscotta in quadrati tutti uguali e la manda giù con insalata e acqua liscia. E mentre gli preme la patta arrivano due amici a sedersi, Claudia parla, e Nicola si prende un’altra birra ammiccando alla cameriera…
La vita sobria è una raccolta di dieci racconti che celebrano il cliché del rapporto tra bottiglia e scrittura. E, per rompere il cliché dell’intellettuale incatenato al tavolino del bar, i dieci bravi scrittori qui riuniti hanno usato l’alcol non come compagno di scrittura (o almeno non solo) ma come “reagente letterario”, come protagonista, principale o secondario, delle loro storie. Emergono così coppie in crisi, cantanti rock in tournée, bambine più adulte delle madri, anarchici innamorati e compagnia bella. Il pregio di questa raccolta, oltre l’interessante collante narrativo, è la squadra di eccellenti scrittori messi in campo: Filippo Tuena, Francesco Pacifico, Olivia Corio, Paolo Zardi, Claudia Durastanti, Gianni Solla, Fabio Viola, Stefano Sgambati, Alessandro Durati e Dario Falconi. La vita sobria raccoglie così stili e prospettive interessanti e ben distinti tra loro. Un’ottima raccolta per lettori non sempre sobri, da impacchettare e mettere sotto l’albero insieme a buona birra (bella anche la copertina). Sarà un gradito regalo.