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L’acqua di Bumba

L’acqua di Bumba

Nel caldo africano, sotto il sole cocente che asciuga e secca ogni cosa, una lunga fila di donne della tribù Ihuallà si avvia in cammino dal villaggio diretta all’unica sorgente, con i vasi ben dritti sulla testa. In fila indiana dietro le donne seguono i bambini, troppo piccoli per aiutare. Bumba invece, pur essendo minuto, ha già voglia di fare la sua parte e dritto e fiero si pone il vaso sulla testa e lo riempie alla sorgente fino all’orlo, per poter portare anche lui l’acqua preziosa al suo villaggio, al cospetto del saggio Wakara. Incontrano una leonessa che li scruta lungo il cammino, ma non essendo affamata non è per loro un pericolo e il canto ritmato delle donne tiene gli animali alla larga. Bumba fa fatica a tenere il passo con le sue gambette corte e rimanendo un po’ indietro incontra un vecchio scuro con un cane bianchissimo, stremato dalla sete. Bumba sa che l’acqua che sta portando è importante per la sua gente, ma non riesce a non aiutare il cane e gli concede un terzo dell’acqua. Non sarà l’ultima volta che incontra il vecchio, quel giorno…

È un racconto in rima, breve e delicato questo di Roberto Piumini, celebre scrittore per bambini e ragazzi, che racchiude in sé la tenerezza di un bambino dal cuore grande che sa insegnare anche agli adulti l’importanza del dare. Le parole danzano sulle splendide illustrazioni ad acquarello di Monica Rabà, allieva di Bruno Munari, che racconta la storia di Bumba con i colori dell’Africa. Il sogno, la speranza, l’aiuto nella gratuità e la ricompensa inaspettata, la generosità pura, l’acquisizione della saggezza: di tutto questo parla L’acqua di Bumba, un piccolo grande libro, dedicato ai più giovani ma non solo. Parte del ricavato della vendita è destinato al progetto “Acqua e igiene delle scuole in Tanzania” sostenuto dall’Unicef, per costituire un aiuto ancora più concreto in zone del mondo in cui l’acqua è ancora considerata a giusta ragione una ricchezza da preservare.