
Constance nasce a Dublino il 2 gennaio 1858 e si trasferisce presto a Londra con il resto della famiglia. Suo padre, Horace Lloyd, muore quando lei ha sedici anni, ma la ragazza non ne sente affatto la mancanza, perché l’uomo, mentre era in vita, trascorreva le sue giornate fuori casa. Di giorno stava in ufficio, mentre la sera era dedicata ai club di Londra, dove Horace beveva whisky, fumava sigari e progettava tresche che lo aiutassero a diventare sempre più influente. La madre di Constance, Adelaide Barbara Atkinson Lloyd, è una donna dal carattere difficile, nonché una madre decisamente crudele. L’unica sua preoccupazione, dopo la morte di Horace, è quella di procurarsi un nuovo marito. Constance ha un legame intensissimo e profondo con suo fratello Otho, più grande di lei di tre anni. È lui il suo primo grande amore e l’unico della famiglia che Constance senta come parte di sé. Dopo la morte del padre, la madre rende la vita della figlia un inferno. La deride spesso, la picchia e non fa altro che minacciarla. Non le rivolge mai la parola, neppure quando le due sono sole in casa. E, anche in pubblico, parla di lei come se non ci fosse. La giovane Constance, per fortuna, può contare su amici eccezionali, quelli che trova tra le pagine dei libri. Studia infatti la letteratura inglese e rimane ben presto folgorata dalla figura di Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein. Come la giovane scrittrice, anche Constance sogna di scrivere e di trovare un marito che assomigli a Percy Shelley, assieme al quale fuggire finalmente da un’Inghilterra bigotta per sperimentare una nuova vita, più libera. D’altra parte, tuttavia, a Londra qualcosa sta cambiando e si comincia a respirare una nuova aria. Le donne, per la prima volta, escono di casa e scoprono l’arte e la vita vera. Una grande sete di innovazione e un’unica certezza animano la giovane Constance: non farà certo la stessa fine di sua madre…
Ironica, colta, intelligente, affascinante. Dotata di uno spirito libero e combattivo, paladina di una rivoluzione culturale che rivendicava condizioni di vita e istruzione migliori per le fasce più deboli della società inglese, prima tra tutti quella delle donne. Coraggiosa e forte fino all’ultimo dei suoi giorni, capace di condurre una vita intensa - sebbene purtroppo piuttosto breve - e tanto generosa da far fronte con schiettezza anche allo scandalo che, travolgendo suo marito, finì per coinvolgerla appieno. Questo e molto altro è lady Constance Lloyd. Purtroppo, però, per troppo tempo, è stata solo e soltanto “la moglie di” Oscar Wilde, il dandy inglese più famoso di sempre, il famigerato poeta e commediografo, l’uomo eccentrico noto per i suoi abiti stravaganti e i suoi modi effeminati e originali. L’ombra di una personalità così ingombrante ha offuscato per parecchio tempo la luce propria di Constance, relegandola in un ruolo che sminuisce in maniera evidente la peculiarità e la grandezza del personaggio. Grazie a Laura Guglielmi, allora, per aver permesso a quella luce di tornare a splendere, offrendo ai lettori una biografia romanzata bellissima, il racconto in prima persona di una donna che non si è risparmiata mai durante la sua seppur breve esistenza e il cui ruolo è stato ben altro che la semplice vittima di un marito geniale e depravato allo stesso tempo. La Guglielmi - giornalista e scrittrice genovese di indubbio talento - sa raccontare, grazie a una penna coinvolgente e profonda, la storia di una donna fuori dal comune, dotata di un’incredibile forza che l’aiuta a restare accanto a un uomo che, oltre che genio incontrastato, è anche un egoista, un accentratore egocentrico e un immaturo. Lady Constance si riappropria, grazie alla Guglielmi, della sua vera natura, quella di figura femminile intrigante e modernissima, capace di guardare oltre la rigida cortina dell’ipocrita società vittoriana nella quale vive e occupare il giusto ruolo che merita nella Storia: quello di un’anima coraggiosa, conscia delle proprie capacità; una donna speciale che, oltre ad aver vissuto un grande amore con Oscar Wilde - che non abbandona neppure dopo lo scandalo che travolge entrambi - si fa protagonista di un’altra intensa relazione amorosa, mentre continua ad assaporare la vita con la fame di conoscenza che da sempre la contraddistingue. Una lettura da non perdere. Un racconto nel quale è evidente l’immane lavoro di ricerca storica dell’autrice, che sa restituire dignità a una figura che merita di essere conosciuta e ricordata a lungo.