
Inghilterra, 1536. Lady Mary, figlia illegittima di Re Enrico VIII e di Caterina d’Aragona, è arrivata al palazzo di campagna di Hatfield, dove la attende Lady Byron, la governante, e la sua sorellastra di appena due anni, Lady Elizabeth. Mary ha un compito ingrato, quello di comunicare alla piccola fanciulla della terribile fine subita dalla madre, Anna Bolena, giustiziata perché accusata di stregoneria e alto tradimento ai danni del Re Enrico VIII. Elizabeth assomiglia così tanto alla madre, ha la stessa luce negli occhi, la stessa curiosità e lo stesso portamento, accompagnati da una testa piena di riccioli rossi. Già da piccola Elizabeth lascia presagire un carattere deciso, poco avvezzo agli ordini, pur eccellendo in qualsiasi disciplina le venga imposta. Infatti ha già un grande obiettivo: diventare la regina. Eppure è stata appena dichiarata figlia illegittima, come Lady Mary, mentre il padre Enrico VIII sta continuando a rincorrere il sogno e l’ambizione di avere un erede maschio. L’erede arriva, finalmente, dalla nuova regina, Jane Seymour, morta subito dopo di parto. Edoardo è l’erede al trono e viene accolto con grande entusiasmo da tutta la corte. Il sogno di diventare regina sembra sfumare invece per Lady Elizabeth, la “bastarda”. Nessuno avrebbe mai immaginato che nel 1558 sarebbe diventata Elizabeth I, la celebre e scaltra regina, la “Regina Vergine”…
Alison Weir torna con un altro romanzo storico, dopo il successo della sua opera d’esordio L’innocente (2015). Stavolta ci racconta la storia di Lady Elizabeth, la futura Regina Elizabeth I, soffermandosi principalmente sugli anni della gioventù, appena precedenti alla sua incoronazione. È il fascino dei Tudor ad accompagnarci nella lettura del romanzo, in cui la vicenda della discussa dinastia si presenta, come fu, densa di intrighi, tragedie, colpi di scena. La Weir delinea la personalità di Lady Elizabeth sin dai suoi primi anni di vita. È proprio la futura regina a parlare per quasi tutto il romanzo, a parlare sono i suoi pensieri, le sue ingenuità, le domande e le ambizioni che la accompagnano sin dagli anni dell’infanzia. Alison Weir fa emergere molto bene il carattere forte, curioso, ambizioso e deciso di Elizabeth, presagio sin dall’inizio della celebrità e della considerazione che avrà negli anni a venire, per arrivare all’incoronazione, nel 1558, come Regina di Inghilterra. Le pagine del libro lasciano ampio spazio all’immaginazione del lettore che, grazie alle descrizioni minuziose dell’autrice, riesce a vedere lo sfarzo, i gioielli, gli abiti dell’epoca, a sentire i chiacchiericci e le frasi sussurrate alle spalle del Re. È la Storia romanzata che si fa leggere con la curiosità e con la bramosia di sapere come va a finire, nell’attesa del preannunciato colpo di scena. Quello che non tarderà ad arrivare.