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L’alfabeto delle spezie

L’alfabeto delle spezie

Selvi, per aiutare la nonna Komathi a imparare l’alfabeto inglese visto che non conosce nemmeno quello tamil, decide di usare i nomi di verdure, condimenti, spezie e pietanze che in India hanno una valenza fondamentale. È l'unico modo, visto che sua nonna conosce bene i cibi, unico punto fermo della sua vita. E a ogni lettera corrispondono anche e inevitabilmente, ricordi, ricette, preparazioni, storie, emozioni, sensazioni e la saggezza popolare che dice, tra le altre cose, che non si può fare una frittata senza rompere le uova. Komathi vive con Lena Abraham, la ragazza che ha visto crescere, sposata con KK da una quindicina di anni. Ristrutturando la loro proprietà, i due hanno creato il Mimosa Cottage in quello che era l’alloggio del custode della proprietà, nella fantastica e tranquilla piantagione di tè nel sud dell’India, a ridosso delle montagne, dove non si può che assaporare la pace e l’isolamento dal caos. È attirato da questo Shoola Pan Dev, un attore di Bollywood tra i più conosciuti del Paese. Il periodo non è propriamente quello delle vacanze: è l’inizio di agosto e il monsone è al culmine, con le sue continue piogge. Ma il desiderio di allontanarsi dal mondo caotico dove vive per Shoola Pan è più forte del clima che trova. Sì, il suo è proprio un momento di crisi, si sente una merce e non più un uomo e si è tagliato persino capelli e quei baffi che erano il suo vanto e la sia caratteristica, ma resta ugualmente riconoscibilissimo per i suoi fan, tanto che Lena, andata a porgere il benvenuto al nuovo arrivato, lo riconosce all’istante...

Sono davvero affascinanti questo cibo e queste preparazioni se posti in parallelo a una storia d’amore che nasce, anche se poi hanno spesso storie che procedono insieme. Forse l’aspetto più particolare è che come le rette dei binari non si intersecano mai, ma assolutamente non c’è una parte che prevarica l’altra. È la saggezza dell’arte del cucinare che può, però, aiutare l’amore, tant’è che si sostiene che sia “si tratti di una pietanza o della vita, è necessario assaggiare”. Già, niente prevarica, ma tutto si contraddice, compreso il fatto che non innamorarsi corrisponda a non soffrire, senza nemmeno lontanamente immaginare che l’amore arriva all’improvviso, senza avvisare e incurante di ciò che trova, mariti e situazioni preesistenti compresi. La dolcezza dell’innamoramento, poi, traspare dagli occhi e dai sorrisi e balza addosso al lettore che l’accoglie con bonarietà. Chi l’ha detto che le storie d’amore debbano per forza essere piene di colpi di scena e sofferenze? A volte anche storie così, come quella di Lena (o Leema come la chiama Komathi o Lee, nomignolo affettuoso affibbiatole dal suo Shoola Pan), tranquille, sincere, con un finale senza patemi, ma che si svolge liscio e senza problemi evidenti, possono donare serenità e una lettura incantata. Soprattutto quando nascono all'improvviso nel cuore di chi ha sempre rifuggito l’amore, pensando all’obbligatorietà del doverne soffrire. Sono una sorpresa, invece, tutte le ricette di cibi esotici che si trovano in fondo al libro, a corredo di un alfabeto fatto di cibi e di sollecitazioni di profumi e sapori che non fanno parte della nostra tradizione, ma che sono sempre molto gradite ai nostri palati.