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L’anima nera

L’anima nera

Samuele Israeli è un giovane a cui la Pianura Padana degli anni Venti sta davvero stretta. La sua visione della vita è sempre stata più ampia rispetto ai suoi coetanei. Il suo senso di grande indipendenza lo ha portato anche ad accettare un posto come tipografo in città, a una mezza giornata di bicicletta dal paese. Ha rifiutato quindi di continuare la tradizione di barbiere di suo padre Giacobbe, vera e propria istituzione del paese. Il padre è stato anche negli Arditi anche se dalla guerra è tornato piuttosto malconcio, senza più un occhio, tre dita della mano destra e con la gamba sinistra offesa. Samuele è anche lui portato per l’azione e, un po’ per noia un po’ perché ci crede veramente grazie alle influenze socialiste della madre, ha cominciato a frequentare Alcide e il suo gruppo di rossi che si ritrovano all’osteria. Con loro organizza spedizioni punitive agli agrari fascisti come Marchetti. Ma anche questa attività non riesce a colmare la sua irrequietezza, forse per via, come gli ha spiegato una volta padre Elia da bambino, di quell’anima nera che ogni ebreo ha e che cerca sempre di uscire alla luce del giorno. Samuele decide quindi di recarsi prima a Parigi e successivamente nella New York che porta le recenti cicatrici della Grande Depressione. Scoppia nel frattempo però la Seconda guerra mondiale e la sua sorte è destinata a compiersi nell’ennesimo luogo della sua personale diaspora, ossia la Libia...

Vittorio Bocchi è un editore e autore mantovano che ha scritto numerosi romanzi, tra cui Tre Concerti, Strix Sive Ars Moriendi, Mais; narrativa: Altitudo, Viaggio sulla Luna - Messico, L’Oca della Neve, Matilda e il Capitano - ovvero il Moby Dick perduto, Matilda e il Capitano nella Linea d’Ombra, saggi di storia e biografie come L’Altro Italoamericano, Il Cigno degli Andreasi, Il cavalier Francesco Bisighini - Ritorno da Buenos Aires, sulla cui figura ha realizzato anche un documentario. Questo L’anima nera rappresenta un po’ una summa delle sue esperienze letterarie dato che si tratta di un romanzo molto avvincente che però, attraverso la figura di Samuele Israeli, ci consente di osservare l’Italia e il mondo intero durante alcuni snodi principali della Storia. Possiamo quindi trovare tra queste pagine le lotte intestine tra i cosiddetti rossi della Pianura Padana e i primi fasci da combattimento, la Parigi e la New York degli anni Venti per arrivare allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, con le terribili persecuzioni ai danni del popolo israelita. Il tutto attraverso gli occhi di un protagonista che, nonostante la sua eccezionalità delle imprese che compie, è del tutto simile ai giovani di ieri e di oggi.