
Il piccolo Tupolev si è lasciato da un pezzo alle spalle Varsavia ridotta in macerie e, dopo essersi fermato per fare riferimento a Minsk, ora sta sorvolando il territorio di Smolensk. Kathi, anzi Katharina Sadler ancora non ci crede che stia accadendo proprio a lei, ragazzina originaria di un minuscolo paesino della Slesia, di essere diretta a Mosca, la capitale russa il cui nome le vortica in testa da ore. La ragazza volge in continuazione lo sguardo verso la cabina di pilotaggio, ma non vede nient’altro che una parte della schiena di Niklas che, oltretutto, intabarrato com’è tra uniforme, berretto, occhiali e cuffie, è completamente irriconoscibile. Il giovane è entrato nella vita di Kathi da molto tempo ma, da allora, il mondo è completamente cambiato per lei. Grazie a Niklas, Kathi non si sente disperata per la libertà che sta perdendo, ma è piuttosto curiosa di conoscere cosa le riserverà il futuro. D’altra parte ha imparato da suo padre Laurenz, disperso dalla battaglia di Leningrado, che lamentarsi non serve a nulla. Mai. Inoltre, Kathi sente un forte senso di responsabilità nei confronti di Franzi, la sua amata sorellina. Sapere di doverla difendere e preservare da ogni situazione pericolosa o complicata fa immediatamente scivolare in secondo piano qualsiasi altra perplessità. Kathi ha appena controllato che la sorellina sia ben coperta e non patisca freddo. Oltre a essere piuttosto freddolosa, la piccola Franzi soffre di una malattia cronica sconosciuta per la quale fino ad ora pare non esistano cure efficaci: il suo corpo è ricoperto di macchie squamose formate da uno strato di pelle dura come una corazza. Una di esse le corre dal labbro alla guancia e rende la sua bocca un minuscolo cerchio che le impedisce di parlare. Le due sorelle, tuttavia, hanno imparato un linguaggio tutto loro per comunicare senza alcuna difficoltà…
Sono le sue incredibili abilità matematiche ad aver salvato Kathi Sadler e la sorella Franzi da morte certa. Il governo sovietico, infatti, intende sfruttarle quale risorsa fondamentale nella corsa agli armamenti cui è impegnata nel periodo immediatamente successivo la conclusione del secondo conflitto mondiale. Da qui si snoda il nuovo episodio della saga ideata da Hanni Münzer – autrice tedesca che ha vissuto a lungo anche a Roma – che, dopo Il luogo dell’anima, continua ad attraversare il Novecento raccontando le rovine lasciate da una guerra durissima e i suoi effetti devastanti sui componenti della famiglia Sadler. Mille sono le difficoltà che, in questo secondo capitolo, i membri della famiglia sono chiamati ad affrontare; mille i pericoli da evitare e le delusioni con le quali scendere a patti. Mai, però, in nessun momento della vicenda, Kathi perde la speranza che alimenta ogni suo gesto: quella di ricongiungersi con il resto della sua famiglia, così duramente provata da un conflitto che ha ridisegnato i confini del mondo e dei suoi cari. La Münzer – che ha già confermato la realizzazione di un terzo episodio della saga familiare – è riuscita a dar vita a personaggi efficacemente caratterizzati e credibili, capaci di prendere per mano il lettore e condurlo tra le macerie di un tempo incerto, in cui tutto chiede di essere riedificato, anche se su fondamenta non ancora del tutto solide. Eventi storici si mescolano a vicende personali che raccontano segreti pesanti come macigni e colpi di scena capaci di mantenere vivo il ritmo della narrazione. Una lettura in cui trovare il ritratto sincero e senza fronzoli di un’epoca complessa e a tratti sconvolgente, nella quale tuttavia, al di là degli orrori generati dalla sete di potere, brilla la speranza, quella che si aggrappa al valore degli affetti e dell’amore e continua a crescere, nonostante tutto.