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Le avventure di Tonino l’invisibile

Le avventure di Tonino l’invisibile

Mai desiderare con troppa foga e intensità qualcosa… potrebbe avverarsi, e allora che succederebbe? Nella fattispecie, quel “qualcosa” è la totale invisibilità di un bambino di nome Tonino, che, in classe, ha una gran paura di essere interrogato, non avendo studiato. Percepisce, altresì, che quella mattina non gli basterà probabilmente farsi piccolo piccolo dietro il banco come suo solito, per evitare di essere chiamato alla lavagna dal maestro. Ma ecco, la chiamata arriva puntuale, Tonino alza la mano e risponde, però nessuno lo sente, nessuno lo vede! È l’inizio del trionfo della libertà, per il ragazzino: può fare il bello e il cattivo tempo in giro, completamente inascoltato e inosservato, il che però non vuol dire che gli scherzi e le marachelle continue che a quel punto inizierà ad architettare vadano puntualmente a segno. Tonino vede solo lati positivi inizialmente in ciò che gli sta accadendo, ma sarà sempre così?

Il volume è comparso per la prima volta nelle librerie nella seconda metà degli anni Cinquanta, in precedenza era uscito soltanto come racconto in varie antologie. Connotato dalla consueta leggerezza, da momenti fortemente umoristici vicini al comico e dal consueto gusto per il paradosso, Le avventure di Tonino l’invisibile - caso rarissimo considerando che si tratta di una delle opere di un maestro assoluto della letteratura per l’infanzia - non sorprende e non coinvolge più di tanto, quanto meno il “rodariano” esperto. Manca probabilmente, rispetto a molti (forse tutti) gli altri romanzi dello stesso autore, qualche personaggio di contorno che diverta altrettanto e abbia spessore, che sia insomma in grado di fare adeguatamente da supporto (o da contraltare) al protagonista, lasciato tutto sommato solo in tutta la propria “formativa” evoluzione. Proprio per questo, a metà della storia già ben si capisce dove si andrà a parare, con le vicissitudini di Tonino che si fanno un po’ ripetitive. Il riscatto avviene con l’ineccepibile morale conclusiva, che dà valore al saper superare le difficoltà e pone anche agli adulti importanti domande e riflessioni su quali siano le situazioni ed i contesti, nella nostra vita, in cui risultiamo veramente soli e inascoltati e quali possano esserne le conseguenze.