Salta al contenuto principale

Le coincidenze necessarie

Le coincidenze necessarie
Jolanda ha 48 anni, un matrimonio fallito alle spalle e un rapporto tanto costoso quanto inutile con il suo psicoanalista. Ma Jolanda ha una grande passione che la manda avanti: è una detective privata e da quando si è separata ha aperto un'agenzia low-cost alla quale si rivolgono principalmente mogli tradite e genitori preoccupati per i figli. Visto che l'italiano medio è ancora vittima di pregiudizi maschilisti, per la sua “L'occhio di Sherlock” Jolanda ha dovuto scegliere un prestanome improbabile, suo cugino Johnny, in realtà scrittore di romanzetti rosa. Così mentre lei tiene i rapporti con l'editore fingendosi l'autrice di storie strappalacrime, Johnny accoglie i clienti, lasciando però il vero lavoro di investigazione alla cugina e ritirandosi a scrivere nel suo bugigattolo. Tutto fila liscio finché, una nebbiosa domenica di novembre, Jolanda viene chiamata in un paesino della Bassa da Penelope, distinta signora che vive di rendita e vuole denunciare la scomparsa del suo affittuario, Giorgio, per cui pare provare qualcosa. Ma l'affare si dimostra più complicato del previsto: Giorgio sembra non aver mai parlato con nessuno e si è volatilizzato senza lasciare alcuna traccia. Inoltre a San Giuseppe sul Panaro la sparizione di uno sconosciuto non interessa a nessuno: sono tutti ossessionati dall'omicidio della dottoressa Rosa Girardi, pediatra in sovrappeso da poco sposata con il fidanzato storico, che era tornato da lei dopo un lungo periodo di separazione. Intanto a Bologna il commissario Pedroni, vecchia conoscenza della nostra eroina, si rode il fegato sul caso di uno psichiatra ucciso e non è molto contento che Jolanda ficchi il naso nei suoi affari. Perché c'è un filo sottile come “gli spaghetti della cucina cinese” che sembra collegare i tre casi e l'investigatrice dovrà raccogliere una per una le piccole coincidenze che troverà sulla sua strada per trovare la verità...
Con un'abbondante dose di humor e una logica sempre puntuale, Patrizia Marzocchi mette a segno un giallo divertente e rigoroso, dove tutti i tasselli tornano al loro posto e il lettore può divertirsi cercando di anticipare le mosse della sua beniamina. Sì, perché è impossibile non affezionarsi a Jolanda: amante dei gatti e della cioccolata, perennemente in bolletta, intuitiva eppure ingenua, pronta a mettersi in gioco fino in fondo e a sbagliare anche molto, senza gettare mai la spugna. E anche gli altri personaggi si fanno voler bene e regalano credibilità e calore umano al romanzo, che siano bislacchi e pasticcioni come Johnny, professionali e irosi come il commissario, o strambi e comprensivi come Caterina, la migliore amica di Jolanda.