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Le cose che non facciamo

Le cose che non facciamo

Marcos è un marito tragicamente grottesco, che si esercita a non essere se stesso in quanto ha sempre desiderato essere Cristòbal, l’uomo con il quale la moglie Gabriela va a letto... Ruth fa montagne di sabbia con un piede per poi distruggerle, per poi ricominciare senza soluzione di continuità. Jorge è costretto a rimanere al di là della riga tracciata senza comprenderne il motivo, cogliendo solo che questo è il modo di Ruth di nascondersi, di definire le regole e di far rispettare gli spazi... Il desiderio, la trasgressione e la paura di un adolescente che, attratto da Anabela, decide di fare una nuotata con lei fino al Cerrito pur sapendo di non potere per l’interdizione paterna. Ma l’attrazione è forte, la pulsione preme e si tuffa in acqua. Le gambe si muovono veloci, il respiro però si fa corto e il cuore sembra scoppiare. Sono in mare, lontani dalla riva e il Cerrito è ancora lontano... Elisa ed Elias sono goffi per eccesso di simmetria. Hanno le stesse abitudini, le stesse opinioni politiche, la medesima musica e ridono alle stesse battute. Che coppia perfetta pensano tutti, fino a quando in una notte agitata Elias capisce che la odia e Elisa la mattina non si stupisce di trovare metà armadio vuoto...

Ne Le cose che non facciamo leggiamo storie ordinarie che rimandano a mondi straordinari. Venticinque racconti nei quali è possibile rintracciare la passione dell’autore argentino per le situazioni quotidiane, per la realtà. Consentendosi però di esplorarne i lati più inaspettati, Neuman riesce a descrivere in modo sublime - in questi racconti divisi in sezioni, che passano dal realismo più puro al thriller con incursioni nella storia - la ricchezza delle forme narrative affiancata ad una notevole tecnica stilistica. Riesce a dosare le emozioni attraverso il ritmo che impone ai racconti e ciò che il lettore coglie è il divertimento letterario dell’autore nei suoi numerosi rimandi a citazioni famose. La scrittura asciutta di Neuman analizza relazioni, ossessioni, riuscendo ad emozionare e anche a far sorridere. Ogni personaggio è preda dei suoi demoni, con gli spaesamenti del cambiamento, con l’impossibilità ad accettare la confusione che ciò determina. La raccolta di racconti viene chiusa dai “dodecaloghi”, consigli che l’autore lascia ad uno scrittore di racconti. A mio parere la vera perla del libro. Neuman è una delle voci più interessanti della letteratura contemporanea. Ma questo lo aveva già capito nientemeno che Roberto Bolaño alla fine degli anni Novanta.