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Le malizie delle donne

Le malizie delle donne

Sia pure in forme in apparenza differenti, in quanto condizionate a seconda del periodo storico e del contesto sociale di volta in volte preso in esame, il tema delle “malizie delle donne” persiste ormai in maniera endemica. Basti pensare che l’origine della vasta messe di testi pubblicati sull’argomento è riconducibile alle tradizioni dell’antichità greco-latina e a modelli ampiamente diffusi nelle zone poste a sud dell’Europa, attraverso il lascito di usanze e di un vasto patrimonio letterario, hanno trasmesso in maniera significativa anche le epoche seguenti. La civiltà giudaico-cristiana attinse da tali influenze non disconoscendo la vena ingannatrice della donna, benché nel corso del Medioevo ad essa venne accostata anche la visione della figura fatale e idealizzata. In tale dicotomia di condizione, le donne vennero esaltate in virtù della bellezza e della docilità muliebre e dileggiate a causa della bruttezza o della rivendicazione di un ruolo meno asservito all’uomo e non in linea con il ruolo che la dimensione etica, religiosa e sociale delle convenzioni sociali intendeva imporre loro. La situazione non assunse atteggiamenti particolarmente diversi neppure durante il Rinascimento e nell’età successiva segnata pur tuttavia dall’avvento da rivolgimenti culturali e sociali. l’intendimento di indagare e dileggiare le arti seduttive o la volontà di esaltare le doti spirituali e intellettuali persistono in un contrasto che si trascina in un mondo che continua ad osservare le donne attraverso occhi maschili...

Approfondito e stimolante, erudito come un saggio ma allo stesso tempo coinvolgente come un lungo viaggio didattico attraverso il susseguirsi di epoche storiche, di opere letterarie e documentazioni di diverso genere. Entro questa cornice possiamo inquadrare Il presente volume dell’autrice portoghese Luísa Marinho Antunes, che è studiosa, professoressa di letterature comparate presso l’Università di Madeira e membro del “Centro de Literaturas e Culturas Lusófonas e Europeias” dell’ateneo di Lisbona, offre al lettore un volume breve ma denso che è insieme un illuminante strumento di apprendimento e un avvincente carrellata di opere letterarie e documenti di diverso scopo sociale e culturale. Unendo con maestria ad un’ineccepibile professionalità saggistica doti di conoscenza specifica della materia, l’autrice lusitana gestisce una materia vasta e complessa con accessibile chiarezza argomentativa e concettuale. La malia seduttiva esercitata delle donne, infatti, costituisce un tema da sempre ricorrente non solo negli slanci romantici delle ispirazioni letterarie ed artistiche, ma troppo spesso anche nei risvolti nefasti delle disavventure degli uomini. Il fenomeno rappresenta qui oggetto di materia viva su cui il libro costruisce la propria sostanza, dipanato capitolo dopo capitolo con ricorrenti ed efficaci richiami tanto alle maggiori attività artistiche quanto alle più complesse problematiche civili e sociali che hanno attraversato le vicende storiche in circostanze quasi sempre controversa sul piano dell’etica e del giudizio sociale. Alla luce dei rimandi culturali che dei risvolti mitologici, religiosi e storici, la lettura del libro è un’esperienza utile e avvincente che consigliamo vivamente al lettore di non lasciarsi sfuggire.