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Le memorie di Sherlock Holmes

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Silver Blaze, il cavallo favorito dell’imminente Wessex Cup, è sparito nel nulla e il suo allenatore John Straker è stato ammazzato. La polizia ha arrestato un sospettato, il giovane Fitzroy Simpson, ma il caso presenta diversi punti oscuri… La signorina Susan Cushing si è vista recapitare dal postino un pacchettino avvolto nella carta marrone. L’involucro conteneva una scatola di cartone piena di sale grosso, con sul fondo due orecchie umane mozzate di fresco. La polizia ritiene che si tratti di un macabro scherzo, ma chiede l’aiuto di Sherlock Holmes per riuscire a far luce sul caso… Sherlock Holmes esce a fare una passeggiata nel parco insieme al fido compare Watson. Rientrato nel suo appartamento di Baker Street, il valletto lo avvisa che un visitatore ha chiesto di lui in sua assenza e lo ha aspettato per circa mezz’ora prima di andarsene. Un po’ seccato per aver perso l’occasione di indagare sull’ennesimo caso, Holmes si accorge che l’uomo ha dimenticato la sua pipa… Dopo aver rilevato uno studio medico, Watson si lascia prendere dal lavoro e perde un po’ i contatti con Sherlock Holmes, ma quando quest’ultimo gli chiede di andare con lui a Birmingham per risolvere una intricata questione, non esita a chiudere lo studio per accompagnare l’amico… Durante gli anni di università, Sherlock Holmes si mantiene piuttosto appartato dai suoi coetanei. L’unico amico con cui intrattiene una frequentazione è Victor Trevor, che un giorno lo invita a trascorrere le vacanze estive nella casa paterna nel Norfolk. Nel corso di una cena, Sherlock Holmes ha modo di mettere in mostra le sue straordinarie capacità deduttive prendendo come cavia proprio il padre del suo amico. Le rivelazioni di Holmes però hanno un effetto imprevisto sul vecchio Trevor, che di colpo stramazza al suolo privo di sensi… Invitato da Watson a mettere un po’ ordine tra i suoi documenti, Sherlock Holmes si mette a frugare fra i ricordi delle sue prime indagini. Tra le varie carte, c’è anche una scatolina di legno dal coperchio scorrevole, contenente un foglietto accartocciato, una vecchia chiave di ottone, un cavicchio di legno con attaccata una palina di corda e tre dischi di metallo arrugginito. Questo è tutto ciò che resta del rituale dei Musgrave…

La prima apparizione del personaggio di Sherlock Holmes sulla scena letteraria risale al 1887, con la pubblicazione del romanzo Uno studio in rosso. Da quel giorno il geniale investigatore di Baker Street non ha cessato di popolare l’immaginario collettivo, diventando una delle figure più note, citate e parodiate della letteratura. Questo Le memorie di Sherlock Holmes è la seconda raccolta di racconti pubblicata da Artur Conan Doyle e raccoglie alcune delle avventure più celebri del famoso detective. Tre delle storie comprese nel volume vennero incluse dallo stesso Doyle nella sua personale lista dei dodici migliori racconti di Sherlock Holmes: si tratta di Il problema finale, Il rituale dei Musgrave e I signorotti di Reigate. In seguito, Conan Doyle ampliò la lista portandola a diciannove, e tra i nuovi racconti inclusi ne troviamo ben cinque tratti da questo volume: Silver Blaze, L’uomo deforme, Il paziente fisso, L’interprete greco e Il trattato navale. Siamo quindi in presenza di una raccolta di altissima qualità e che si segnala per diversi motivi di interesse. Alcune storie vedono impegnato un Holmes alle prime armi che si mette a risolvere situazioni che coinvolgono suoi compagni di scuola, in altre il detective commette alcune imprecisioni che però non compromettono la soluzione del caso, in una fa la sua comparsa il fratello di Holmes e un’altra vede come protagonista il terribile Moriarty… In poche parole, siamo qui di fronte a un autentico classico, un libro che tutti gli amanti della letteratura poliziesca non possono certo lasciarsi sfuggire e che è in grado di affascinare anche coloro che non sono strettamente amanti del Canone.