
L’uomo respira a fatica, la fronte è imperlata di sudore, lo afferra un puro terrore, che non è capace di controllare. Gli tornano alla mente degli strani sogni, che hanno già fatto parte del suo passato, nei giorni della morte della madre, il cui spirito gli appare. Sale le scale che lo portano in camera lentamente, è pieno di paura, non osa guardare dietro di sé perché sente che qualcuno, o meglio qualcosa, lo segue. Sbarra la porta, riprende un po’ di dominio di sé, ma si sente ancora oppresso. Fa per avvicinarsi al guardaroba per prendere i vestiti ma come sta per girare la chiave le ante dell’armadio si aprono da sole, e nello stesso istante si spegne la candela, però il centro del mobile è come se diventasse un grande specchio con una luce in mezzo… Alla ragazza, che certo è stata abbandonata dalla fortuna, non resta che un’alternativa per scampare al patibolo che i suoi nemici vogliono infliggerle a ogni costo, ovverosia infangare per sempre il proprio nome appellandosi a una gravidanza: ha la morte nel cuore, l’ombra del boia incombe su di lei, la minaccia della tortura è pressante. La ragazza accetta. La condanna è senza appello, ma il moralismo di coloro che vogliono correggerne per sempre l’abietta condotta è tale che la dichiarazione di gravidanza viene ammessa e dunque la data dell’esecuzione rimandata. Quando il suo corpo, risparmiato dalla tortura, dispensato dalla pena atroce, avrebbe già dovuto essere ridotto in un ammasso di ceneri da spargere ai quattro venti, lei è ancora in galera. Viva…
Autore prolifico di short stories, romanzi e opere drammaturgiche, sodale, amico e collaboratore di Charles Dickens (con cui condivide, a suo modo, la critica nei confronti della morale vittoriana e della società ipocrita e sperequata che ha edificato), che scommise di lui e con ogni evidenza vinse, Wilkie Collins indaga in questa raccolta di racconti - tra cui quello che dà il nome all’antologia, e che prende il titolo dall’orario preciso in cui uno degli oltre venti deputati girondini che si stanno riunendo per l’ultima volta in pieno Terrore postrivoluzionario è convinto che verrà assassinato dal giustiziere - i meandri più oscuri dell’animo umano. Collins, che ha raccontato, con ogni probabilità romanzando alquanto la sua biografia, di essere stato bullizzato da ragazzo da un giovane più grande d’età che lo costringeva a raccontargli delle storie, stimolando in realtà così la sua vocazione letteraria, è dotato di un talento sopraffino, cui bastano pochi cenni per delineare interi ritratti: figlio, guarda caso, di un artista, che voleva però per la sua prole tutt’altro destino, è stato l’iniziatore del genere poliziesco in senso moderno e per un certo periodo contemporaneo di Edgar Allan Poe. Non mancano infatti nella sua prosa suggestioni simili, che attraverso la descrizione puntuale dell’orrore del mondo inducono alla riflessione.