
Un fantasma che dopo cento anni ancora reclama la sua vendetta; un re che deve difendere il suo diritto al trono; una donna che combatte per tenere il suo bambino con sé e cambiare così le antiche regole della Casa della Gilda di Thendara; una giovane costretta a lasciare la Torre e il suo destino di Custode per un matrimonio che rischia di rendere infelici molte persone...
Queste sono solo quattro delle diciassette vicende di cui è testimone la luce fredda delle quattro lune nel cielo di Darkover selezionate da Marion Zimmer Bradley per questa raccolta, due delle quali scritte dalla stessa “regina del fantasy”. Tema portante che unisce i racconti di questa antologia è il laran, un potere psichico di cui sono dotati solo alcuni che - molto genericamente - può essere definito come la combinazione della telecinesi e della telepatia. Alcuni dei racconti mostrano questo potere al suo comparire, come una specie di empatia che poi deve essere esercitata e dominata, altri già nel suo pieno sviluppo e perfettamente obbedienti alla volontà di chi lo possiede.Forse per questo motivo o forse per il delicato tema dominante che lega i brani, questa volta la selezione sembra più accurata che nelle altre antologie curate dalla scrittrice. I vari racconti infatti sono abbastanza diversi tra loro, con molti protagonisti ben delineati e alcune storie fascinose. Come in ogni sua antologia, la Bradley anticipa ogni racconto con una breve introduzione dell’autore o con qualche curiosità sul testo e sulle sue impressioni dopo una prima lettura, particolare che non smette mai di colpire per la cura e l’attenzione che lascia intravedere. La stessa cura la dimostrano lo stile lineare e la scorrevolezza dei racconti, mai troppo lunghi o monotoni: segno dell’abilità della scrittrice di mettersi dalla parte del lettore al momento della scelta.
Queste sono solo quattro delle diciassette vicende di cui è testimone la luce fredda delle quattro lune nel cielo di Darkover selezionate da Marion Zimmer Bradley per questa raccolta, due delle quali scritte dalla stessa “regina del fantasy”. Tema portante che unisce i racconti di questa antologia è il laran, un potere psichico di cui sono dotati solo alcuni che - molto genericamente - può essere definito come la combinazione della telecinesi e della telepatia. Alcuni dei racconti mostrano questo potere al suo comparire, come una specie di empatia che poi deve essere esercitata e dominata, altri già nel suo pieno sviluppo e perfettamente obbedienti alla volontà di chi lo possiede.Forse per questo motivo o forse per il delicato tema dominante che lega i brani, questa volta la selezione sembra più accurata che nelle altre antologie curate dalla scrittrice. I vari racconti infatti sono abbastanza diversi tra loro, con molti protagonisti ben delineati e alcune storie fascinose. Come in ogni sua antologia, la Bradley anticipa ogni racconto con una breve introduzione dell’autore o con qualche curiosità sul testo e sulle sue impressioni dopo una prima lettura, particolare che non smette mai di colpire per la cura e l’attenzione che lascia intravedere. La stessa cura la dimostrano lo stile lineare e la scorrevolezza dei racconti, mai troppo lunghi o monotoni: segno dell’abilità della scrittrice di mettersi dalla parte del lettore al momento della scelta.