
Dopo due anni sul podio più alto, Mireille Laplanche si ritrova spodestata al terzo posto diventando così Salsicciotto di Bronzo, superata da due new entry: il Salsicciotto d’Argento è andato a Hakima Idriss, “abbastanza bruttarella, con quei baffi neri e il triplo mento; sembra un luccio”; al primo posto svetta Astrid Blomvall: “capelli biondi, molti brufoli, è così strabica che le si vede solo metà della pupilla sinistra; il resto rimane sempre nascosto dietro la palpebra. La scelta della giuria è condivisibile”. Mirelle con “il suo sederone gelatinoso, il seno cadente, il mento a forma di patata e gli occhietti da maiale” è un’adolescente che frequenta la scuola media inferiore e superiore a Bourg-en-Bresse e Malo, il bullo ideatore del crudele concorso Salsicciotto che ogni anno spopola su Facebook, è il suo ex migliore amico. Grazie a (o a causa di) questo ridicolo concorso le tre ragazze si conoscono e fra loro nasce una profonda amicizia che le porterà addirittura a Parigi, perché non è solo l’aspetto fisico a legarle, a quanto il garden party dell’Eliseo del 14 luglio ingolosisce tutte e tre. Così Mireille, Astrid e Hakima decidono di partire per la capitale in bicicletta accompagnate da Kader, il fratello di Hakima costretto a spostarsi in sedia a rotelle perché mutilato di guerra, e per pagarsi i pernotti le tre amiche decidono nientemeno che... vendere salsicce! E il viaggio che doveva essere una piccola rivincita sulla vita prende all’improvviso una piega inaspettata. E poi c’è Parigi e l’Eliseo che le aspetta con tanto di presidentessa e ospiti d’onore...
Il bullismo raccontato e vissuto in prima persona attraverso l’ironia sottile e la comicità di Mireille che possiede “una capacità di distacco sovrumana” e che ha imparato con il tempo a farsi scivolare addosso critiche, insulti e derisioni come fossero acqua. Ma Astrid e Hakima sono inesperte in confronto e lei si sente in dovere di aiutarle, perché l’unione fa la forza. Unite da chi le vuole brutte e disperate, il viaggio che intraprendono diventa la palestra in cui costruire la propria corazza, vincere le proprie paure e credere in se stesse. Mireille è il collante che motiva costantemente il gruppo e lo fa senza peli sulla lingua, senza nascondere le proprie insicurezze, riuscendo a fare dei propri difetti il punto di forza che la contraddistingue. C’è tutto il mondo degli adolescenti in questo romanzo: la crescita e la difficoltà di accettarsi, l’aspetto fisico, il bullismo, le false amicizie (e quelle vere), i social (nel bene e nel male), gli adulti e la famiglia. Tutto condensato e costruito in una trama ben scritta che spazia tra la favola e la realtà senza cedere al vittimismo o esagerare con la positività, perché è vero che Mireille è una ragazzina tutta d’un pezzo, ma anche lei dentro a volte si sente fragile e ha voglia di piangere, come qualsiasi essere umano. Clémentine Beauvais è da sempre appassionata lettrice e ha scritto numerosi romanzi e albi per bambini e adolescenti. Pubblicato in Francia nel 2015, Le reginette. Tre amiche, una sfida ha vinto diversi premi ed è diventato uno spettacolo teatrale di successo. La casa editrice Rizzoli ha pubblicato anche Pensa alla dolcezza, il suo primo romanzo per adulti. “Mireille, lei è sorprendentemente matura per la sua età, perché?! “Non lo so. Forse la bruttezza fa maturare”. Divertente, commovente e di sicuro fa riflettere.