Salta al contenuto principale

Le sirene esistono

Le sirene esistono
Il mito delle sirene compare durante l’età classica. La “bella Antemoessa” era la loro isola, terra dalla quale le vergini alate cacciavano le prede. I “demoni rapitori della morte” si acconciavano i capelli con trecce e nastri per far dimenticare le penne che ricoprivano il corpo e gli artigli. Negli scritti di Omero, invece, si parla di “demoni del suono” con il potere di ipnotizzare e pietrificare le vittime. Sono tante le stranezze che aleggiano intorno a questo mito, ma ci sono anche molte analogie nelle leggende sul tema. Prima di tutto la natura feroce e predatrice abbinata alla delicatezza della voce. Ma quando compare l’immagine della donna-pesce giunta a noi? Dobbiamo attendere il celebre  Liber monstrorum, a cura di un misterioso autore dell’VIII secolo che descrive nelle sue pagine mostri marini con il corpo da pesce e il busto da donna. Immagine comunque ben lontana dai dolci e canterini personaggi odierni, frutto della cinematografia ispirata dalla fiaba di Andersen. In ogni caso, “le sirene vi attrarranno e vi spaventeranno, ma vale la pena lasciarsi andare e seguirle”…
Elissa Piccinini, docente di Lingua e Letteratura Italiana Latina e Greca, ci presenta un saggio a tratti romanzato, che racconta la storia del mito della sirena “con rigore ma anche con amore”, come dichiara la stessa autrice, che intende fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Perché un libro sulle sirene? “Perché le sirene sono donne, per certi aspetti l’essenza stessa della femminilità. E anche perché sono mostri. Ma la loro mostruosità è al contempo causa della loro fascinazione”. Questo saggio, che nasce dopo anni di ricerche e che cita numerose fonti, non si propone solo di dare una risposta, ma anche di unire tutte le informazioni possibili provenienti dalla letteratura, dal folklore, dalla scienza, dal cinema e dalla mitologia. La storia delle sirene viene quindi narrata con grande maestria e dovizia di particolari. Certo è che l’argomento deve interessare in partenza, altrimenti si rischia di cadere svenuti tra un esametro di Apollonio Rodio ed un brano della manualistica medievale di Pierre de Beauvais. Ma per chi sa attendere e leggere con pazienza, i risultati alla fine arriveranno.