
La storia di Orso Blu comincia in mezzo al mare, ma non con la nascita, come quella di tutti gli altri. Per quel che se ne ricorda, Orso Blu ha cominciato la sua esistenza vagando nel mare in burrasca, talmente piccolo da stare in un guscio di noce e sul punto di finire nel più pericoloso gorgo dei Sette Mari, il Grande Imbuto. Giusto in tempo per farsi salvare dai minipirati e diventare parte del loro irrequieto equipaggio, imparando tutto ciò che serve per sopravvivere in mare aperto. Ma questa è solo la prima delle vite che Orso Blu decide di raccontare, esattamente metà delle 27 che ha un orso di mare: “sulle altre, invece, tacerò. Anche un orso ha diritto a certi lati oscuri: lo rendono più interessante e misterioso”. Lasciati i minipirati, Orso Blu cade in mano agli spiriti coboldi e scopre la sua vocazione drammatica; in fuga incontra per la prima volta l’enorme e cupa nave Moloch, fa conoscenza con le chiacchierone onde ciacoline e il tyrannobalenottero rex; sperimenta la professionalità dei sauri da salvataggio e dei loro interventi all’ultimo momento; si ritrova con dei singolari compagni di classe a seguire le lezioni del Professor Noctambulotti e a voler conoscere di persona Zamonia e il resto del mondo di un tempo, quando “c’era di tutto molto di più”…
Walter Moers, fumettista prima ancora che romanziere, dà prova di una fantasia inesauribile creando il mondo e l’incredibile serie di avventure, circostanze improbabili, personaggi stravaganti e trovate che vedono Orso Blu come protagonista. Capitolo dopo capitolo, vita dopo vita, è impossibile non affezionarsi alla sua autentica vocazione a cacciarsi nella situazione più spinosa (e creativa) possibile, e ai modi di volta in volta sempre più ingegnosi di venirne fuori. Impossibile non affezionarsi ai suoi compagni di avventure: le onde ciacoline, il sauro Deus ex Machina detto “Mac”, gli stravaganti compagni di classe nella scuola dell’ancor più stravagante Prof. Dott. Noctambulotti (“Il sapere è notte”) e il suo onnipresente Dizionario Enciclopedico dei portenti, degli organismi e dei fenomeni bisognosi di spiegazione di Zamonia e dintorni. Si finisce per affezionarsi perfino ai babbalei goffi e distratti, o all’imprevedibile gaglioffo delle spelonche… Se l’universo di Zamonia sembra troppo vasto e multiforme per stare tutto dentro un solo libro (anche se di 703 pagine), tra il 1999 e il 2012 sono diventati ben 7 i libri di Moers ambientati a Zamonia, e Orso Blu è anche una star della televisione tedesca. Ma ciò che rende Le tredici vite e mezzo indimenticabile è la sua capacità di mescolare linguaggi diversi – testo e illustrazione, stili diversi – romanzo ed enciclopedia, e lo stile peculiare di ogni personaggio incontrato – per raccontare non solo un’enorme quantità di storie, ma anche il gusto stesso e il modo di raccontarle come si deve.