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Lettera alla Costituzione - Con l’ultima lezione di Valerio Onida

Lettera alla Costituzione - Con l’ultima lezione di Valerio Onida

Nel 2021 il cardinale cattolico italiano Matteo Zuppi, dal 27 ottobre 2015 arcivescovo metropolita di Bologna, indirizzò una bella lettera destinata significativamente alla Costituzione italiana. Ha poi confermato riflessioni culturali e spunti politici dopo essere stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Italiana il 24 maggio 2022, sempre con l’obiettivo di tentare di ricostruire, nel pieno della pandemia, quel senso civico nazionale che, dopo la catastrofe bellica, aveva permesso di dare vita a un patto costituzionale sul quale è fondata la Repubblica, radicato nella nostra conflittuale storia, e proprio per questo espressione di una memoria consapevole. Affronta temi laici, quelli unificanti in termini sia civici che spirituali, con tono dialogante e interlocutorio. La lettera comincia con l’affermazione che “tu”, cara Costituzione, “hai quasi 75 anni, ma li porti benissimo”. Prosegue dando voce ai tanti anziani morti a causa della malattia Covid-19: nella Costituzione i diritti e i doveri sono collegati a responsabilità collettive, alle libertà positive che servono per curare le ferite dei colpiti nella dignità umana, delle vittime, dei più poveri. La corresponsabilità implica compromessi, significa con- promesso, ovvero promesso insieme. Zuppi cita poi parte ampia dei singoli articoli per sottolineare come possano essere di riferimento e indirizzo anche per il futuro, anche sulla base delle valide parole di “uno dei tuoi padri”, Giuseppe Dossetti. Tutta la lettera guarda all’oggi e all’intero prossimo secolo, prendendo spunto dal passato “in vigore”...

Le riflessioni di Zuppi sono ora divenute un agile interessante volumetto di piccolo formato, che contiene tre testi molto brevi: la lettera del 2021 dell’ottimo rigoroso Matteo Maria Zuppi (Roma, 1955); un’ultima “lezione” dell’esimio costituzionalista Valerio Onida (Milano, 1936-2022), già stimato docente universitario, giudice costituzionale dal 1996 al 2005, Presidente della Corte costituzionale dal 22 settembre 2004 al 30 gennaio 2005, tenuta insieme a Zuppi all’Università di Bologna il 13 aprile 2021, con le risposte ad alcune domande rivoltegli sulla Costituzione; la postfazione di Pierluigi Consorti, riferita soprattutto al testo del cardinale, con alcune note bibliografiche. Frequenti sono ovviamente i riferimenti a discorsi ed encicliche di papa Francesco, espressamente citato da Zuppi in quasi tutti i punti dell’esposizione in forma di missiva. Colpisce poi l’ultima preoccupazione esposta, riguardante non a caso l’articolo 11 della Costituzione italiana, oggi ancor più attuale: “... rischiamo di rendere di nuovo i confini dei muri e motivo di inimicizia, mentre sono ponti, unione con l’altro Paese... E se, come affermi solennemente, ripudiamo la guerra, dobbiamo cercare di trasformare le armi in progetti di pace”.