
Texas, estate 1899. Calpurnia Virginia Tate e i suoi sei fratelli sono gli eredi di Alfred Tate, il direttore della fabbrica di cotone di Fentress. La loro casa è affollata, ma abbastanza grande per tutti. Oltre a loro e i genitori, abitano infatti nella villa il Capitano Water Tate, nonno e naturalista, la cuoca Viola e San Juanna, la domestica. Calpurnia, che tutti chiamano Callie V., è una bambina curiosa, parecchio curiosa per la sua età. Una grande osservatrice. Ha una sorta di soggezione per suo nonno, sempre chiuso nel suo laboratorio o nella grande biblioteca. Eppure un bel giorno di quella arida estate del 1899, quando ha appena 11 anni, lo disturba per chiedere qualcosa che le sta davvero a cuore. Nei campi abbondano delle cavallette gialle che non aveva mai notato prima di allora, mentre le cavallette verdi che da sempre avevano accompagnato le sue passeggiate sembrano diminuire giorno dopo giorno. La prima idea di Callie, che annota anche nel piccolo quaderno di appunti che le ha regalato Harry, il suo fratellone preferito, è quella di trovarsi davanti una nuova specie di cavallette, non più verdi ma gialle. Eppure suo nonno la guarda, e le gira la domanda: “Una ragazzina intelligente come te può arrivarci da sola, torna quando avrai la risposta”. Dopo essersi arrovellata sulla soluzione per giorni, Callie la risposta la trova davvero. Osservando i campi, il volo e il pasto degli uccelli. Anche per loro, come per lei, erano molto più visibili nei campi riarsi dal sole le cavallette verdi piuttosto che le gialle, che si mimetizzavano perfettamente fra l’erba secca dell’estate. Così va dal nonno con la sua risposta, e lui con orgoglio le regala uno dei suoi libri più preziosi, L’origine della specie di C. Darwin. Così comincia l’avventura della naturalista in erba Calpurnia Virginia Tate...
Mondadori pubblica la versione a fumetti, sceneggiata e disegnata dall’illustratrice francese Daphné Collignon dell’omonimo romanzo di Jaqueline Kelly (pubblicato in Italia da Salani nel 2014, il romanzo ha ricevuto nel 2010 l’illustre menzione d’onore al Premio Newbery, il più prestigioso premio dedicato ai libri per l’infanzia negli Stati Uniti). La cornice storica è quella del Texas degli inizi del Novecento, uno stato sudista che ancora basava la sua economia sulla manodopera a basso costo e degli strascichi schiavisti nonostante la Guerra di Secessione terminata qualche anno prima. Nonostante il padre di Calpurnia sia un imprenditore illuminato, guidato anche dalle idee moderniste di suo padre il Capitano Walter Tate, la madre di Calpurnia è ancorata alla tradizione che vuole le donne alla guida dell’economia della casa, non certo emancipate, o con strane idee in testa come quelle di studiare per diventare naturaliste, scienziate o chissà quale altra diavoleria per allontanare i buoni pretendenti e futuri mariti. La forza della storia è proprio questa, il mostrare attraverso i disegni, le vignette e le riflessioni della giovane Callie come poteva essere logorante e deprimente a quei tempi voler scoprire come funziona realmente il mondo. Fra la signora Margaret Tate e suo nonno, fra le lezioni di ricamo e di piano e la scoperta di una nuova specie di Veccia Villosa mutante, o la meraviglia di curare un bruco fino alla sua trasformazione in farfalla, l’evoluzione di Calpurnia va di pari passo con quella della natura che tanto ama. Le illustrazioni di Collignon, delicate e colorate con i toni del seppia per meglio visualizzare l’epoca storica lontana ben si adattano alla storia che con delicatezza ma al tempo stesso con fermezza indica ai lettori la faticosa strada dell’emancipazione femminile nelle società di inizio secolo scorso.