Ella, supplente delle scuole superiori, ha fra le mani l’occasione della vita: viene scelta per diventare membro della celeberrima Società letteraria di Sella di Lepre. Ma l’iniziale entusiasmo lascia il posto allo sgomento. Leggendo il tema di un suo alunno si accorge che nei libri della biblioteca di Sella di Lepre i finali sono profondamente diversi da quelli stabiliti dagli autori dei grandi classici. Inoltre, il giorno in cui deve conoscere la scrittrice più famosa del luogo, Laura Lumikko ( colei che ha deciso di farla entrare nella Società letteraria ), la donna scompare inspiegabilmente proprio dinanzi ai suoi occhi. Ella entra a far parte di questo strano gruppo di scrittori prescelti e impara a conoscerne le regole, nonché il Gioco…
Con un mix armonico di surrealismo e astuta vena giallistica, il finlandese Pasi Ilmari Jääkeläinen genera un romanzo dalla trama e dai contenuti corposi, la cui densità è probabilmente accostabile a Il nome della rosa di Umberto Eco. Della celebre opera del semiologo italiano La società letteraria di Sella di Lepre riprende poi il gusto per una letteratura del metalinguaggio, nella quale libri e biblioteche sono i protagonisti autentici dei fatti narrati, nella sempiterna ricerca della verità sia essa degli uomini o delle cose. Un romanzo in cui, fra le tante manifeste citazioni dei libri immortali, forse s’intravede l’ombra di un Borges (un altro mostro sacro con l’ideale della Biblioteca universale) metabolizzato nella prosa.