
Germania inferiore, settembre del 182 dopo Cristo. La pioggia battente non smette di flagellare le terre abitate dai temibili Tungri. Due sentinelle romane, durante il loro turno di guardia al forte, imprecano contro il cattivo tempo e l’umidità che arrugginisce troppo in fretta la loro cotta di maglia. Succede tutto all’improvviso: ciò che sembra essere solo un effetto ottico, una distorsione dovuta alla nebbia fitta, si rivela essere un guerriero mascherato e agilissimo che li elimina con il lancio preciso di due affilatissimi coltelli. Il centurione a capo del castrum si rende conto del pericolo e, svegliatosi di soprassalto, si dirige di corsa verso le mura per fronteggiare la minaccia. Teme che si tratti di un emissario di Obduro, un tenace capo tribù barbaro che ha deciso di intraprendere una guerra senza sosta contro Roma, in modo da destabilizzare gli equilibri dell’impero alle sue fondamenta. Un anno dopo il capo germanico rappresenta ancora una spina nel fianco per Roma e per questo viene mandato nella provincia riottosa il valoroso tribuno Marco Valerio Aquila, il quale ha appena conquistato la Britannia e sconfitto gli emissari corrotti dell’imperatore che hanno tentato di eliminarlo, assieme ai suoi compagni. Il tribuno è l’unico in grado di sottomettere Obduro una volta per tutte…
Anthony Riches è uno scrittore laureato in Studi militari in grado di conferire grande drammaticità e realismo a eventi storici realmente accaduti o quantomeno verosimili. L’impero - Sotto un’unica spada presenta nuovamente il suo autentico marchio di fabbrica, fatto da scene di battaglia molto crude, una profonda meticolosità nella descrizione delle strategie sul campo e una trama composta da intrighi e colpi di scena. Il lettore di romanzi storici avrà quindi pane per i suoi denti, grazie anche all’ottima caratterizzazione dei personaggi coinvolti e a un humour, molto spesso nero, che alleggerisce i momenti più cupi della lettura. Unico neo forse i dialoghi un po’ troppo stereotipati, con un linguaggio e una terminologia più adatti forse a dei Navy Seals piuttosto che a dei legionari romani. Il romanzo in questione è il quarto episodio della saga Empire, che solo nel nostro Paese ha venduto più di 30.000 copie. Una curiosità: l’autore, non fidandosi delle sue doti di scrittore, ha tenuto nel cassetto il primo romanzo della quadrilogia per più di dieci anni, continuando a rielaborarlo fino alla versione finale che sia critica che pubblico hanno estremamente apprezzato.