
Da un matrimonio assolutamente particolare il 10 dicembre 1815 nasce Augusta Ada Byron, da tutti chiamata però Ada. Figlia legittima di Lord Byron e della moglie Annabella, la piccola cresce senza conoscere mai il padre dal momento che Annabella, pur essendo innamorata del poeta, dopo pochi giorni dalla nascita della figlia lo lascia non sopportando più la vera natura di Lord Byron, che è crudele, volubile, libertino, egoista. Ada allora cresce con la madre, che è spesso assente per visite ad amici e “riposi”, e i nonni materni che ama profondamente. I rapporti con la madre sono tutt’altro che facili per la bambina dal momento che Annabella fa di tutto per educarla al raziocinio e alla disciplina, tentando in ogni modo di estirpare qualsiasi seme della natura del padre. Bandite immaginazione e fantasie, Ada continua a crescere tra le cure di diverse educatrici, senza sapere quasi nulla del padre, che muore senza conoscerla. Ma, nonostante la rigida educazione che la madre le impone, il carattere ribelle e passionale di Ada, ereditato dal padre, emerge prepotente quando a 17 anni si innamora di un istitutore ed è pronta a fuggire con lui, disonorando la famiglia. Tuttavia, Ada nutre una grande passione che la accomuna alla madre, con la quale ha rapporti freddi e distaccati: la matematica. La giovane Byron è infatti affascinata dai numeri, dalle loro infinite combinazioni e quando, dopo la sua prima Stagione in società, fa la conoscenza di Mr. Babbage e della sua macchina differenziale e poi di quella analitica, Ada sente di aver finalmente trovato una strada da percorrere nella sua vita…
Figlia del poeta Lord Byron e Anne Isabelle Milbanke, Augusta Ada Lovelace è passata alla storia per aver collaborato alla progettazione della macchina analitica ideata da Charles Babbage. Il contributo della donna, che riuscì ad elaborare un algoritmo per generare i numeri di Bernoulli, è considerato oggi il primo tentativo di programmazione di computer al mondo. Il genio sembra essere un tratto di famiglia visti i natali illustri di Ada. Il romanzo infatti inizia con un breve racconto della fugace storia d’amore tra i genitori della protagonista: nascere da questa unione ha un’implicazione profonda sul destino di Ada che, a causa dei profondi attriti tra i genitori, non conoscerà mai il padre, subendone ugualmente il fascino come poeta e come figura artistica. La mente analitica che la giovane eredita dalla madre è capace di coniugare al rigore l’immaginazione e la fantasia paterne che le permettono di impegnarsi in un campo come la matematica, ancora largamente precluso alle donne. Oltre alla vicenda tutta personale di Ada e della sua famiglia, quello che Jennifer Chiaverini – affermata scrittrice di bestseller e docente di scrittura negli Stati Uniti – restituisce in questo romanzo è un affresco affascinante della Londra ottocentesca, pervasa da un clima di fermento scientifico e letterario unico, dove accanto ai balli mondani si intrattengono salotti intellettuali interessanti e mai banali, a cui partecipano le anime più sensibili di una storia ancora tutta da scrivere.