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Little Miss Florida

Little Miss Florida
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“In vita vostra vi siete mai rese conto che ogni cosa, ma proprio ogni cosa, dipende da voi?” Per Raymie Clarke e Louisiana Elefante è una consapevolezza spaventosa, di quelle che fanno pensare “Sono troppo terrorizzata per andare avanti”. Beverly Tapinski, invece, non ha paura di niente: lei è la figlia di un poliziotto e ne ha viste di tutti i colori. Quello che hanno in comune Raymie, Louisiana e Beverly sono le lezioni di twirling di Ida Nee: imparare a far roteare un bastone è una tappa fondamentale verso il concorso che eleggerà la prossima Little Miss Florida. Solo che Raymie, appena abbandonata dal padre, e Louisiana, che ha sempre fame, vorrebbero diventarlo con tutto il cuore; Beverly, invece, vorrebbe solo sabotare il concorso. Ma per diventare Little Miss Florida è necessario anche aver compiuto delle buone azioni, come leggere un libro agli ospiti della Casa di Riposo Valle Dorata, pensa Raymie. L’impresa, però, sarà molto più avventurosa del previsto, tra le stranezze delle ospiti e la luminosa e splendente vita di Florence Nightingale; i tentativi di recuperare prima il libro e poi Archie - il gatto di Louisiana; la saggezza punteggiata di Pfffftttt della Signora Borkowski, gli insegnamenti del signor Staphopoulos sul salvataggio e la sua infallibile tecnica per identificare i propri obiettivi, il tempismo sempre perfetto della nonna di Lousiana; il fantasma del lago e tutto ciò che le tre ragazze non immaginavano neanche di poter affrontare.

Un susseguirsi di avventure che prende spunto da alcuni fatti autobiografici: la storia di Raymie è “la vera storia del cuore di Kate DiCamillo”, una bambina che ha preso lezioni di twirling, si preoccupava della sua anima, ha provato a far tornare il padre andato via di casa. Eventi sempre concitati, un flusso continuo di pensieri, dialoghi sempre molto serrati: il libro è “sempre in scena” come se ad agirlo non fossero i personaggi di un romanzo ma gli attori di uno spettacolo, i protagonisti di una sceneggiatura che funzionerebbe perfettamente in un fumetto o in un film. Pochi elementi di sfondo, uno stile asciuttissimo fatto di frasi e capitoli brevissimi con descrizioni ridotte all’osso e dialoghi serrati. Al tempo stesso, una grandissima attenzione al “dentro” della protagonista, che continuamente riflette su stessa, visualizza i suoi stati d’animo, introietta i suggerimenti degli adulti che assume come riferimento. Un libro che può essere apprezzato da bambine che si sentono sbagliate e che cominciano a domandarsi quale possa essere il proprio posto nel mondo. Alla fine, ciascuna delle protagoniste trova in se stessa qualcosa di unico e distintivo su cui basare la propria autostima. Anche quando tutto sembra – magari con ragione - troppo spaventoso per andare avanti, ci può essere a portata di mano un’avventura rocambolesca e una bella amicizia.