
Quando Louise entra, Tom è già a metà della sua birra e sta completando il cruciverba sulle pagine del “Guardian”. Sono marito e moglie, ma si incontrano nel pub vicino al loro terapista di coppia. Hanno deciso di andarci perché non sanno che fare del loro matrimonio. Tom è un critico musicale ormai disoccupato e Louise lavora come gerontologa. Sono sposati da anni e per anni hanno creduto di avere una relazione stabile, sana che li avrebbe tenuti assieme per tutta la vita. Un “piccolo sbaglio”, un tradimento, mette le loro vite su un piano inclinato e tutto comincia a precipitare. Non sanno se sia più giusto separarsi o se provare a trovare un nuovo equilibrio, perdonarsi i difetti, perdonare il tradimento e andare avanti. Ne discutono con il loro terapista e soprattutto ne discutono all’interno del pub prima degli incontri, tra una pinta di birra e un bicchiere di vino, i cruciverba e l’Inghilterra che sta cambiando. Vita privata e situazione politica si fondono, si mescolano: Tom e Louise si confrontano su tutto. Davvero ci sarà la Brexit? Davvero saranno costretti ad uscire dall’UE? Dove porterà questa decisione? Tom ha votato in favore solo per fare un dispetto a Louise e lei lo biasima e non riesce a credere nella sua superficialità. Tom e Louise conversano, si stuzzicano, fanno battute sul sesso e sullo sport, dissezionano in ogni parte il loro matrimonio e si guardano dentro. Saranno capaci di vivere lontani uno dall’altra?
Lo stato dell’unione è un romanzo-conversazione che racconta una storia d’amore. Nick Hornby, uno dei più noti scrittori inglesi, si pone come obiettivo quello di provare a descrivere e a scomporre un matrimonio. Lo fa con i dialoghi arguti, sagaci e rapidi, dei suoi due protagonisti. Tom e Louise si amano. Nonostante il tradimento, nonostante le incomprensioni, il loro amore è rimasto intatto negli anni. Le loro schermaglie ci fanno sorridere. Sembra di essere seduti assieme a loro nel pub ad ascoltarli parlare di tutto: dalla Brexit allo sport, da come crescere i figli a come dividersi i vestiti e a come poter fare il bucato. Nick Hornby ci regala un romanzo complesso e lineare allo stesso tempo, divertente e malinconico, ironico e fresco. Parlare di matrimonio è una impresa complessa. “Ogni famiglia è infelice a modo suo”, ha scritto Tolstoj, ed è un buon punto da cui partire per poter tentare di descrivere una lunghissima storia d’amore e un matrimonio altrettanto lungo. Alla fine, ci mancherà sederci al pub con i due protagonisti, rivivere la nostra vita nella loro, riflettere sulle relazioni e sulla complessità che ognuno di noi si porta dentro. Lo stato dell’unione è un romanzo profondo, una lettura piacevole, una storia che non annoia ma che ci racconta di una coppia e di tutto il modo di vivere inglese. È la storia di una crisi e, allo stesso tempo, la storia di un grandissimo amore che la vita quotidiana non riesce a spegnere. Ogni tanto è bello chiudere un libro e godersi un lieto fine. Dal libro è stata tratta una acclamata miniserie televisiva vincitrice di 3 Emmy, scritta dallo stesso Nick Hornby e diretta da Stephen Frears. A interpretare i due coniugi Louise e Tom, gli attori Rosamund Pike e Chris O’Dowd.