
Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso (i genitori, una donna originaria di Genova e un pittore che lavorava come insegnante di disegno e conservatore museale, evidentemente non hanno voluto scontentare nessun santo né nessun parente…) nasce a Malaga, in Spagna, martedì 25 ottobre 1881. Siamo sul finire del diciannovesimo secolo, in un’epoca in cui è difficile rimanere sempre aggiornati, anche perché non c’è Internet – ma ci sono per esempio le esposizioni universali, dove il meglio della scienza e della tecnica da tutto il mondo viene mostrato a chiunque: quella del 1889 è a Parigi, e le dobbiamo la Tour Eiffel, che all’inizio non piace per nulla, salvo poi diventare amatissima –, in un tempo di profondi cambiamenti, evoluzioni, innovazioni e mutamenti, dal punto di vista sociale, economico, culturale, politico. Sarà proprio Picasso in prima persona a imprimere, insieme ad altri, una svolta decisiva al mondo dell’arte e non solo, raccogliendo tutte le suggestioni che lo circondano. Gli stimoli infatti non mancano per uno che già quando è solo Pablito, un bambino di otto anni, dimostra di avere uno spiccato talento: il suo sogno è rappresentare sulla tela il movimento. Tutto intorno a lui è infatti dinamico: le persone non hanno più il tempo di stare immobili davanti a un cavalletto per un ritratto, è nata la fotografia, sta per arrivare addirittura il cinema…
Pablo Picasso, spagnolo, cittadino del mondo, pittore e scultore, è in assoluto uno dei massimi geni dell’arte mondiale e in generale del pianeta, a prescindere dal campo d’applicazione della sua straordinaria intelligenza: ha dipinto alcune fra le opere più importanti che si ricordino, su tutte la monumentale – anche per le considerevoli dimensioni – tela, attualmente conservata a Madrid, di Guernica, dal nome della cittadina basca bombardata in maniera devastante nel 1937 durante la guerra civile tra forze di sinistra e ribelli militari infedeli alla repubblica sostenuti dai nazifascisti e guidati da Franco che in Spagna sarà poi dittatore fino al 1975. Nel nuovo volume della collana che si prefigge lo scopo di far conoscere specialmente – ma non solo – ai ragazzi, per lo più piccoli, che spesso, a casa e/o a scuola, sentono a malapena nominare i più grandi personaggi della storia dell’umanità, personalità del calibro di Darwin, Mozart o Cleopatra, è lui al centro della narrazione: la cifra è quella di raccontarlo bambino, quando ancora non era diventato quello che poi sarebbe stato, rispondendo, anche con ironia, ma soprattutto con semplicità e chiarezza, insegnando senza dimenticare di divertire, alle domande che potrebbe fare un ragazzino dei nostri tempi su di lui, contestualizzandolo nel periodo storico in cui è vissuto e mostrando attraverso delle mappe molto colorate e assai fruibili tutte le sue principali attività.