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Malanottata

Malanottata

Veruska è l’escort più famosa della città. Amante di molti rampolli della Palermo “bene” e di altrettanti malavitosi e affaristi della mafia locale, uomini potenti che hanno le mani in pasta in un mucchio di illeciti, è una giovanissima cecoslovacca giunta in Italia per far fortuna. Ha come ideale Raffaella Carrà, bella, sensuale e libera, che vede come un punto di riferimento, una meta lontana. È una sognatrice, Veruska, che spera di scalare la piramide sociale un gradino alla volta. La sua vita capitola, però, e in una fredda notte primaverile del 1984 viene trovata in fin di vita all’angolo di una strada. Gettata come un sacco dell’immondizia. È stata pestata e sfregiata con l’acido, alla maniera degli assassini più selvaggi. Al rinvenimento del corpo, nella sede di un quotidiano locale, l’unico presente ad accogliere la notizia è Leo Salinas, meglio noto nell’ambiente come Occhi di sonno, per via dell’aria sempre stanca che si porta stampata in faccia. È un giovane giornalista in erba, Salinas, scaltro e molto intelligente, attento e dal fiuto sensibile. Nella notte del delitto il redattore si dirige immediatamente sul luogo del ritrovamento, ma fa solo in tempo a vedere l’escort morire. Le indagini della polizia cominciano, e Occhi di sonno parallelamente ne conduce di sue. Alla ricerca del killer che ha avuto il coraggio di ammazzare una delle donne più conosciute e, a suo modo, amate di Palermo. Quale pista dovrà seguire? Il sangue porterà alle porte della malavita della città o si tratta di un omicidio passionale?

In un periodo in cui gli scaffali delle librerie pullulano di gialli e polizieschi, la nuova fatica di Giuseppe Di Piazza brilla di una luce intensa. Già autore di tre romanzi, ex redattore de “Il Messaggero” e “Corriere della Sera” nonché direttore di “Max”, ha messo al servizio della sua scrittura l’esperienza giornalistica fatta sul campo in oltre trent’anni di carriera in un libro emozionante, che tiene con il fiato sospeso. La suspense viene gestita magistralmente, i personaggi sono ben delineati e molto credibili, lo stile è raffinato, ma si lascia andare anche a discese dialettali che ne arricchiscono i dialoghi e li rendono veritieri. La trama è interessante, splendidamente sviluppata e per niente scontata. Il ritmo è rapido, ma non salta passaggi correndo più del necessario. Insomma, Malanottata è un gran bel romanzo, un noir di prim’ordine, che tiene il lettore incollato alla sedia e che riesce a unire l’intrattenimento alla buona letteratura.