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Mamme coraggiose per figli ribelli

Mamme coraggiose per figli ribelli

Giada, ventiquattro anni, è la madre di Mya, una meravigliosa e vivace treenne. Ha imparato a essere mamma errore dopo errore, pasticcio dopo pasticcio ed è cresciuta insieme a sua figlia a suon di pappe, parole indecifrabili, pannolini e rigurgiti. “Non possono piazzarti davanti uno sconosciuto e ordinarti di amarlo, anche se è nato da te”: sei mamma quando metti al mondo un figlio, ma lo diventi a poco a poco. Giada ha infatti capito che per essere, o per diventare, una buona madre non esiste un manuale di istruzioni, non esistono rigide regole o buoni consigli da seguire, ma occorre invece essere coraggiose e accettare che non si può essere perfette, così come imperfette sono le giornate che si alternano in giorni buoni e giorni difficili fatti di strilli, di “No!”, di punizioni inutili, di ribellioni e frustrazioni. Ha imparato a spogliarsi di una invincibilità che non le apparteneva, per essere quello che è davvero. Infine ha anche imparato, Giada, che per quanto una giornata possa essere storta, la coccola di un figlio scalda il cuore e fa dimenticare i suoi capricci. Spazzando via gli stereotipi e le banalità cui pensava di affidarsi per crescere Mya, si rende conto ben presto che la vita di madre non è sempre rosea come la descrivono e che ci sarebbe invece bisogno di qualcuno che racconti le cose come stanno veramente, e inoltre che infelicità e pianti immotivati, la voglia di tornare alla vita di prima, col senso di colpa che ne deriva, la sensazione di solitudine ed inadeguatezza sono normali...

Ironico, divertente, tagliente, irriverente, commovente, diretto il secondo libro di Giada Sundas, che racconta ancora una volta il mestiere più difficile al mondo, sottolineando l’importanza di essere come si è, senza cercare di emulare lo standard, o quello che si crede tale, delle altre mamme. Narrato in prima persona, come un diario, Mamme coraggiose per figli ribelli racconta con tono dissacrante le difficoltà della maternità, quello che nessuno spiega, gli aspetti meno piacevoli ma altrettanto importanti che devi affrontare quando ti ritrovi con “un essere minuscolo in giro per casa”, e lo fa con quel suo modo schietto di raccontare le cose come stanno, semplicemente, senza fronzoli, spietato quasi, che la rende genuina ed onesta. Non ha paura, la Sundas, di mettersi a nudo o di essere giudicata, perché una volta raggiunta la consapevolezza, sa di non essere sola: esorta invece ad avere coraggio, il coraggio di accettarsi e di diventare la mamma che si è. Dopo il travolgente successo del suo primo libro, Le mamme ribelli non hanno paura, e seguitissima anche sui social dove regala ironiche pillole di quotidianità, anche questa volta sa stupire, commuovere, divertire ponendo l’accento su quelle verità talmente vere che troppo spesso passano quasi inosservate. Un altro libro a supporto di tutte le mamme imperfette, spettinate, non depilate e senza voglia di socializzare con “la fauna genitoriale nella quale ci si può imbattere all’ingresso di un asilo”.